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Star Wars: la Lucasfilm chiude le porte ai “giovani” registi

Da questo momento in poi, la casa di produzione lavorerà solo con dei veterani

Star Wars: la Lucasfilm chiude le porte ai “giovani” registi

Da questo momento in poi, la casa di produzione lavorerà solo con dei veterani

Star Wars

La notizia è arrivata ieri sera: stando a Collider, la Lucasfilm avrebbe dato lo stop a tutti gli spin-off di Star Wars che aveva in programma, tra cui i film su Obi-Wan Kenobi e Boba Fett. Il motivo? Ovviamente, la delusione arrecata da Solo: A Star Wars Story, che ha guadagnato molto meno rispetto Rogue One.

Questo, però, non sarebbe l’unico drastico cambiamento nei piani della major. Come riporta Star Wars News, infatti, la Casa di Topolino avrebbe anche deciso di chiudere le porte ai cineasti meno “rodati”. Spiega la fonte: «La Disney ha finito di sperimentare con dei nuovi e insoliti cineasti, e tornerà a lavorare solo con dei veterani che sanno certamente gestire un film ad alto budget di Star Wars, in maniera da prevenire dei futuri caos nella produzione, dei drammi e dei licenziamenti».

Il primo esempio che ci viene in mente, ovviamente, è quello di Christopher Miller e Phil Lord, licenziati durante le riprese di Solo per far spazio a Ron Howard. Ancora prima, poi, Josh Trank era stato allontanato da Rogue One, e a quanto pare, pure la versione di Gareth Evans era stata salvata solo dai massicci reshoot di Tony Gilroy.

Insomma, da questo momento in poi Star Wars ha intenzione di tornare ai grandi nomi hollywoodiani e a cineasti meno rischiosi, e non sarà di certo un caso se a dirigere il prossimo episodio della saga sia J.J. Abrams, che con Il risveglio della Forza aveva realizzato il film di Guerre Stellari più fruttuoso di sempre!

Fonte: SWN

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