Emma Watson torna a parlare della parità di genere: «femminismo non significa odiare gli uomini, ma lottare perché entrambi siano uguali»

L'attrice britannica è sempre più impegnata nel sociale, regalando al pubblico delle Nazioni Unite un discorso davvero significativo

Dopo la tappa in Uruguay per sostenere le quote rosa locali, la bella ed impegnata Emma Watson ha continuato il suo tour di promozione della parità di genere a New York, più precisamente al quartier generale della U.N. L’attrice britannica è la portavoce della campagna HeForShe, chiamata a coinvolgere nel weekend più di un miliardo di avvocati (tra uomini e donne) e sensibilizzarli sul tema appunto della parità tra i sessi.

Emma Watson, come già dimostrato in passato, è una che il cervello lo usa. E anche bene, a giudicare dal trascinante discorso con cui si è presentata all’assemblea. Qui un estratto: «Ho cominciato a mettere in dubbio le supposizioni basate sul genere tanto tempo fa. Quando avevo 8 anni ero confusa dal fatto che mi definissero dispotica perché volevo dirigere le recite che allestivamo per i nostri genitori; ma ai maschi non succedeva. Quando a 14 anni, ho cominciato ad essere sessualizzata da certi elementi dei media. Quando a 15 anni, le mie amiche hanno cominciato ad abbandonare le squadre degli sport che amavano perché non volevano apparire muscolose. Quando a 18 anni, i miei amici [maschi] non erano capaci di esprimere i loro sentimenti… ho deciso che ero femminista e la cosa mi sembrava tutt’altro che complicata. Ma le mie ricerche più recenti mi hanno dimostrato che “femminismo” è diventata una parola impopolare. Le donne si rifiutano di identificarsi come femministe. A quanto pare, [io] sono tra le schiere di donne le cui parole sono percepite come troppo forti, troppo aggressive, isolanti e anti-uomini, persino non attraenti. Perché è diventata una parola tanto scomoda? Per la cronaca, il femminismo per definizione è la convinzione che uomini e donne debbano avere pari diritti, pari opportunità. E’ la teoria dell’uguaglianza politica, economica e sociale dei sessi. 
Magari starete pensando: chi è questa tipa di Harry Potter? E che diavolo ci sta facendo a parlare all’ONU? E’ una buona domanda. Mi sono chiesta la stessa cosa. Tutto quello che so è che mi importa di questo problema e che voglio far sì che le cose migliori. Avendo visto quello che ho visto e avendone l’opportunità, credo che dire qualcosa sia una mia responsabilità.»

Voto 10, Miss Granger.
Qui di seguito il video dell’intervento dell’attrice.

http://youtu.be/pTG1zcEJmxY

Fonte: yahoo

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