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European Film Awards 2020: trionfa Un altro giro, miglior rivelazione l’italiano Sole

ll film danese di Thomas Vinterberg con Mads Mikkelsen è il vincitore della serata. Buon risultato per l'Italia che, oltre alla rivelazione del film d'esordio di Carlo Sironi, porta a casa tre importanti premi tecnici

European Film Awards 2020: trionfa Un altro giro, miglior rivelazione l’italiano Sole

ll film danese di Thomas Vinterberg con Mads Mikkelsen è il vincitore della serata. Buon risultato per l'Italia che, oltre alla rivelazione del film d'esordio di Carlo Sironi, porta a casa tre importanti premi tecnici

Un altro giro

Gli European Film Awards 2020, massimi riconoscimenti del cinema europeo, si sono tenuti questa sera in forma virtuale, con i talent collegati dalle loro abitazioni e al culmine di una serie di eventi online svoltisi negli ultimi giorni. A fare gli onori di casa, a Berlino, anche i registi Wim Wenders e Agnieszka Holland, da poco eletta presidente degli EFA, mentre il cineasta tedesco lascerà dopo quest’edizione l’incarico di lunga data di presidente dell’European Film Academy. Durante l’evento è apparsa anche la cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha ringraziato i presenti per il loro sostegno a favore del cinema europeo.

A trionfare è stato il film danese Un altro giro, premiato per il film, la sceneggiatura, la regia di Thomas Vinterberg e per il protagonista Mads Mikkelsen, l’attore danese prossimo interprete di Gellert Grindelwald in Animali fantastici 3 al posto di Johnny Depp (il film era stato presentato alla scorsa edizione della Festa del Cinema di Roma, col marchio del Festival di Cannes che quest’anno non ha avuto luogo, e in quell’occasione l’avevamo recensito qui). 

Il film, il cui titolo anglofono è Another Round e che rappresenterà la Danimarca ai prossimi Oscar con la pressoché totale certezza della nomination, narra di quattro insegnanti delle superiori che, stanchi delle loro vite, che tentano di mettere in pratica la teoria secondo la quale gli esseri umani sono nati con una piccola quantità di alcol già presente nel sangue (ma con un deficit congenito dello 0,05 %) e che, pertanto, una piccola ebbrezza possa aprire le nostre menti al mondo che ci circonda, diminuendo la nostra percezione dei problemi e aumentando la creatività. Il premio è stato dedicato alla figlia del regista Ida Vinterberg, che avrebbe dovuto recitare nel film ma è purtroppo scomparsa durante la lavorazione, all’età di 19 anni, per un incidente d’auto.

L’italiano Carlo Sironi (figlio di Alberto, compianto regista de Il commissario Montalbano) ha vinto il premio come rivelazione dell’anno, riconoscimento votato dalla federazione internazionale dei critici cinematografici (FIPRESCI) con la sua opera prima Sole. Il film racconta di Ermanno (Claudio Segaluscio), un ragazzo che passa i suoi giorni tra piccoli furti e slot machine, in attesa di una svolta, e di Lena (Sandra Drzymalska), che arriva in Italia per vendere la bambina che porta in grembo e poter così iniziare una nuova vita. I due fingono di essere una coppia per ragioni di opportunità, all’interno di una storia cupa e torbida, contrassegnata da encomiabile asciuttezza e crudo rigore formale. 

Nulla da fare Pietro Marcello, nominato alla regia per Martin Eden, film per il quale anche Luca Marinelli, appena inserito nella classifica dei migliori attori del 2020 del New York Times insieme a Sophia Loren, era stato candidato come miglior attore. In nomination nella stessa categoria c’era anche Elio Germano per Volevo nascondermi

Il premio al miglior documentario va a Collective di Alexander Nanau, la migliore attrice è Paula Beer per Undine: Un amore per sempre, mentre l’EFA Award for Innovative Storytelling va al regista e critico cinematografico irlandese Mark Cousins (The Story of Film) per Women Make Film: A New Road Movie Through Cinema

Erano sei, in tutto, le candidature italiane di peso: quattro per Martin Eden (miglior film, regista Pietro Marcello, sceneggiatura di Maurizio Braucci e Pietro Marcello, attore Luca Marinelli), Elio Germano come attore per Volevo Nascondermi e i fratelli Fabio e Damiano D’Innocenzo per la sceneggiatura di Favolacce

L’Italia si difende comunque egregiamente portando a casa tre importanti premi tecnici: due a Volevo nascondermi, per la fotografia di Matteo Cocco e i costumi di Ursula Patzak, uno a il documentario Il varco per il montaggio di Maria Fantastica Valmori.

Di seguito l’elenco completo dei premi assegnati, mentre in fondo all’articolo potete rivedere la nostra intervista a Mads Mikkelsen realizzata durante la scorsa Festa del Cinema di Roma. 

Film europeo
Another Round, Thomas Vinterberg

Regista europeo
Thomas Vinterberg, Another Round

Attore europeo
Mads Mikkelsen, Another Round

Scoperta europea – premio FIPRESCI
Carlo Sironi, Sole

Sceneggiatura europea
Thomas Vinterberg & Tobias Lindholm, Another Round

Attrice europea
Paula Beer, Undine

Documentario europeo
Collective, Alexander Nanau

Commedia europea
The Big Hit, Emmanuel Courcol

Film d’animazione europeo
Josep, Aurel

Cortometraggio europeo
All Cats Are Grey In The Dark, Lasse Linder

Fotografia
Matteo Cocco, Volevo nascondermi

Montaggio 
Maria Fantastica Valmori, Il varco

Scenografia
Cristina Casali, La vita straordinaria di David Copperfield

Costumi
Ursula Patzak, Volevo nascondermi

Make-Up
Yolanda Pina, Felix Terrero, Nacho Diaz, The Endless Trench

Colonna sonora
Dascha Dauenhauer, Berlin Alexanderplatz

Suono
Yolande Decarsin, Little Girl

Effetti visivi

Inaki Madariaga, The Platform

Eurimages Co-Production Award
Luis Urbano

European University Film Award
Saudi Runaway, Susanne Regina Meures

EFA per la narrazione innovativa
Mark Cousins, Woman Make Film: A New Road Movie Through Cinema

 

 
 
 
 
 
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