Lucca Comics 2018, Sibel Kekilli: «Avevo rifiutato il Trono di spade, ma una lettera di Weiss e Benioff mi ha fatto cambiare idea»

L'attrice diventata celebre nei panni della concubina di Tyrion Lannister sarà protagonista oggi a Lucca di una masterclass sulla celebre serie HBO (trasmessa in Italia da Sky Atlantic) presso l'Auditorium San Francesco, nel cuore dell'Area Movie

A Lucca Comics & Games approda anche Sibel Kekilli, l’attrice tedesca (con una carriera da cinema porno alle spalle, presto abbandonata) che nella serie tv HBO Il trono di spade (trasmessa in esclusiva su Sky Atlantic), ha impersonato Shae, la concubina di Tyrion Lannister (Peter Dinklage). L’attrice ha interpretato uno dei personaggi più amati della popolare serie, diventando in uno degli episodi cruciali della quarta stagione uno fra i più controversi, quando ha tradito Tyrion prima durante il suo processo per l’uccisione di Re Joffrey e poi andando a letto col padre. 
La Kekilli incontrerà il pubblico di Lucca oggi, 1 novembre, presso l’Auditorio San Francesco; la sua masterclass sarà infatti uno degli appuntamenti più attesi dell’Area Movie.

Best Movie l’ha incontrata vis-à-vis ed ecco cosa ci ha raccontato.

Ti trovi qui a Lucca Comics, considerato l’impero dei nerd e dei geek. Tu lo sei mai stata? Hai mai attraversato un periodo del genere?
«Mai. Sono un tipo troppo noioso probabilmente. Passando per le vie della città, ho visto tutti questi cosplayer, ma io non sono mai stata una fanatica di certi fenomeni. Ho guardato Star Wars e Il signore degli anelli, reputandoli dei film carini ma niente di più, nonostante l’insistenza di alcuni cari amici».
Quali sono i film che ti appassionano, allora?
«Pulp Fiction, Taxi Driver, il cinema francese della Nouvelle Vague, Lo scafandro e la farfalla…».
Film drammatici, come La sposa turca di cui sei stata protagonista. E poi sei finita in una delle serie più amate al mondo, soprattutto dal popolo nerd, Il trono di spade. Come è andata?
«Ho fatto l’audizione prima che avesse inizio la prima stagione. Nessuno sapeva nulla di questa serie HBO, tranne che era tratta da un romanzo di George R.R. Martin. Mi chiesero di fare una self-tape da mandare agli showrunner. Adesso le self-tape sono all’ordine del giorno, ma non mi piaceva l’idea di guadagnarmi il ruolo così. Mi sono pagata il biglietto e sono andata a Londra di persona. Finito il provino, dissi al mio agente che ero convinta di non averlo passato, ma lui mi disse invece che volevano proprio me. Io gli dissi che non volevo farlo.
E così Daniel e David (Brett Weiss e Benioff, gli showrunner della serie) mi scrissero una mail in cui mi pregavano di accettare. Di solito, i produttori – quando rifiuti un ruolo – passano al candidato successivo. Il fatto che volessero proprio me e che abbiano fatto di tutto per convincermi mi ha colpita al punto da farmi cambiare idea».
Shae è uno di quei personaggi forti che sembrano riflettere, almeno in parte, il cambiamento di mentalità della Hollywood post-Weinstein. Tu stessa sei un’attivista del movimento delle donne. Stai avvertendo personalmente il cambiamento?
«Diciamo che ho riscontrato che gli uomini sono diventati più insicuri nel modo di comportarsi. Si fanno molti dubbi ed è giusto che se li facciano. Da qui dire che in così breve tempo le logiche del business siano cambiate sarebbe un azzardo. Sono rimasta stupita dalle prime dichiarazioni di Catherine Deneuve sul neopuritanesimo che impedirebbe la possibilità di flirtare liberamente. Mi è sembrata una posizione molto superficiale. Il problema non è la libertà o meno di sedurre, ma l’abuso di potere per ottenere favori sessuali». 
Tra l’altro, il tuo è un personaggio diventato amatissimo in breve tempo. A cosa attribuisci questo successo?
«È una donna molto forte, volitiva. Non fa mai la vittima e sa di dover far fronte a una vita difficile, perché non è protetta da un nome noto, come Stark o Lannister. Deve combattere per sopravvivere ed è una donna che arriva dalla strada. Tutte queste caratteristiche me l’hanno fatta amare molto. Purtroppo è morta». 
Del resto, chi rimane vivo nel Trono di spade? C’è possibilità che tu torni in vita nell’esercito degli Estranei?
«Per saperlo, dovrai vedere l’ottava stagione come tutti gli altri…». 

Foto: ©HBO; Getty Images

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