5 motivi perché la serie tv 44 gatti piacerà ai bambini (e anche ai genitori)

Abbiamo visto i primi due episodi della serie tv prescolare 44 gatti, in arrivo su Rai YoYo nel 2019. Ecco perché siamo sicuri che piacerà davvero a tutti

La canzone dello Zecchino d’Oro la conosciamo tutti. Adesso però 44 gatti ha ispirato una serie animata, la prima prodotta per il target prescolare dal Gruppo Rainbow, la factory italiana che ha realizzato successi internazionali come le fatine Winx o Regal Academy. Nata dall’estro creativo di Iginio Straffi, la serie è composta da 52 episodi e vede protagonisti quattro gattini: Lampo, Milady, Pilou e Polpetta, detti i Buffycats. Ma tranquilli: i gatti sono veramente 44! Ne conosceremo di nuovi in ogni episodio, accompagnando i quattro amici in una serie di divertenti avventure.

44 gatti sarà distribuita sul mercato internazionale nel 2019, ma i fortunati giurati della sezione +3 di Giffoni Film Festival 2018 (la categoria dei giurati più piccoli della manifestazione!) hanno avuto l’opportunità esclusiva di vedere in anteprima due episodi. E sul palco sono saliti a sorpresa anche Lampo, Milady, Pilou e Polpetta, che hanno guidato i bambini in un piccolo karaoke delle canzoni più belle della serie.

In attesa di vederla in tv, ecco cinque motivi per cui la nuova serie animata 44 gatti piacerà ai bambini.

I disegni sono adorabili

L’animazione di 44 gatti è davvero curata e ben fatta. La serie è realizzata in computer grafica in collaborazione con lo studio canadese Bardel Entertainment di proprietà del gruppo Rainbow. I disegni sono semplici, coloratissimi e accattivanti per un pubblico prescolare. E i gatti protagonisti sono veramente teneri (soprattutto la dolcissima Pilou!), perfetti per essere trasformati in pupazzi da abbracciare.

A ognuno la sua personalità

I quattro gattini protagonisti sono ben caratterizzati; ognuno ha una personalità ben definita. Lampo è il leader del gruppo, il più coraggioso, un vero vulcano di idee. Milady è sportiva, atletica, molto pratica e razionale. Polpetta è cicciottello, goffo, adora mangiare ed è un gran pigrone. Infine Pilou è tenera, entusiasta, gentile… ma sa tirare fuori le unghie quando serve! Per i bambini non sarà difficile scegliere il proprio preferito. A Giffoni in effetti è bastata una puntata: dopo un episodio tutti i piccoli giurati presenti erano già pronti a indicare il gattino favorito. Chi ha ricevuto più voti? Il buffo Polpetta!

Amici dei bambini

“Ciao, noi siamo i Buffycats e saremo i vostri nuovi amici!”. Fin dai trailer, i quattro gattini si presentano come i nuovi amici dei bambini creando subito un legame con i piccoli spettatori. Nel corso della serie i personaggi non sembrano rivolgersi direttamente agli spettatori facendo domande (alla Dora l’esploratrice), ma le modalità di comunicazione intorno alla serie sono molto positive e accoglienti. Non soltanto un cartone animato, quindi, ma dei veri e propri compagni di avventure per i bimbi.

Messaggi positivi

In ogni episodio della serie, i Buffycats incontrano un amico che ha bisogno di aiuto: per loro, ma anche per gli spettatori, è l’occasione per imparare qualcosa di nuovo e per riflettere su temi importanti come la diversità, la tolleranza, la solidarietà. In uno degli episodi visti a Giffoni, per esempio, i protagonisti incontrano un cane che vuole diventare loro amico e decidono di insegnargli a comportarsi come un gatto, salvo poi rendersi conto che non bisogna cambiare per andare d’accordo! Il cagnolino Terry è felice quando si comporta come se stesso… e può essere lo stesso amico dei gatti.

La musica
La serie è stata prodotta in collaborazione con Antoniano Bologna. I Buffycats sono un gruppo musicale e per questo la musica avrà un ruolo centrale negli episodi, che talvolta comprendono dei veri e propri mini videoclip di canzoni interpretate dal Piccolo Coro dell’Antoniano. E ovviamente è onnipresente la canzone che dà il titolo alla serie!

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