Carne y Arena: i primi dettagli sull’installazione in Realtà Virtuale di Alejandro González Iñárritu

Realizzata col fido direttore della fotografia Emmanuel Lubezki, l'opera debutterà al prossimo Festival di Cannes

Carne y Arena di Alejandro González Iñárritu

Diversi mesi fa vi abbiamo annunciato che il pluripremiato Alejandro G. Iñárritu aveva in programma di realizzare un progetto in Realtà Virtuale con l’intenzione di raccontare la condizione di profughi e immigrati. Bene, adesso non solo l’opera è pronta e ha un titolo, Carne y Arena, ma è anche stata selezionata al Festival di Cannes prevista dal 17 al 28 maggio!

Ma come sarà esattamente quest’installazione di 6 minuti e mezzo? Qui la sua descrizione ufficiale: «Le linee superficiali tra il soggetto e i gli spettatori saranno sfocate e unite, permettendo agli individui di camminare in un vasto spazio vivendo un frammento del viaggio personale dei profughi. Carne y Arena usa la più alta tecnologia di Realtà Virtuale (mai vista prima) per creare uno spazio vasto e multinarrativo con dei personaggi umani».

Ok, non è proprio chiarissima, ma trattandosi di una cosa sperimentale, l’opera andrebbe sicuramente vis(su)ta, piuttosto che descritta. Ha dichiarato l’autore in proposito: «La mia intenzione era di sperimentare con la Realtà Virtuale per esplorare la condizione umana e rompere la dittatura dell’inquadratura – da cui le cose si possono solo osservare – e di prendermi lo spazio per dare una diretta esperienza agli spettatori, permettendo loro di camminare con le gambe dei profughi, di vivere attraverso la loro pelle e i loro cuori».

Dopo la sua presentazione a Cannes, l’opera si trasferirà poi – in versione estesa – alla Fondazione Prada di Milano a giugno.

Carne y Arena di Alejandro González Iñárritu

Fonte: IW

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