Logan esce in Italia vietato ai minori di 14 anni

Il film di James Mangold in America aveva già ricevuto il Rating R, ossia divieto alla visione ai minori di 17 anni

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Alla vigilia dell’uscita nelle sale italiane di Logan (1 marzo), 20th Century Fox ci ha confermato che la commissione censura ha imposto al film di James Mangold il divieto di visione ai minori di 14 anni. In America, il cinecomic era già stato classificato Rated R per i suoi contenuti di violenza e “strong language”, per usare il termine tecnico. E la catena di cinema Alamo Drafthouse ha fatto persino partire una campagna che sconsiglia ai genitori di far vedere il film ai bambini, sottolineando la presenza di “scene brutali ed estreme” e di come non si tratti “del solito cinecomic”.

 

Noi che il film l’abbiamo visto, nella nostra recensione abbiamo sottolineato come la violenza (visiva ed emotiva) sia uno degli elementi fondamentali del cinecomic, ma mai eccessiva o disturbante (al cinema si mostra molto di peggio). Senza dimenticare che Deadpool (distribuito sempre da Fox) era uscito nelle nostre sale senza alcun tipo di restrizione, nonostante al film di Tim Miller non mancasse né l’irriverenza dei dialoghi né la violenza grafica dei combattimenti. Probabilmente – supponiamo noi – ha pesato il fatto che parte della violenza di Logan appartenga a una bambina (x-23), dettaglio che potrebbe essere stato interpretato come un cattivo modello di riferimento.

I toni dark di Logan erano comunque già intuibili sin dalla campagna promozionale e sono la forza del film, ultimo atto dell’era Hugh Jackman nell’universo X-Men.

 

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