Wonder

Julia Roberts e Jacob Trambley in Wonder

Il mondo della letteratura ha regalato al cinema un’altra grandissima storia. Wonder, il libro scritto da Raquel Jaramillo (sotto lo pseudonimo di R.J. Palacio), è diventato film grazie al delicato tocco di Stephen Chbosky, già autore e regista di Noi siamo infinito, un altro intimo racconto dell’universo giovanile.

Le medie sono spesso il periodo scolastico più ingrato. Gli alunni non sono più bambini, ma ancora non hanno sviluppato quella maturità necessaria per capire chi sono davvero e sono in cerca di se stessi. Una ricerca che spesso li porta ad essere crudeli con gli altri. È in questo contesto che si muovono i primi passi scolastici di August Pullman, un bambino di dieci anni affetto da una malformazione craniofacciale che gli impedisce di avere una vita normale.

Costretto a subire 27 interventi chirurgici durante la sua giovane vita, Auggie non è mai andato a scuola, limitandosi a ricevere lezioni a casa dalla madre. Con l’inizio delle medie è però arrivato anche per lui il fatidico momento di andare a scuola insieme agli altri. Da piccolo fan di Star Wars, che ha eletto a suo eroe personale un altro “diverso” come Chewbacca, Auggie tenterà di nascondere se stesso dentro a un casco da astronauta, ma presto sarà costretto ad affrontare il mondo a viso scoperto. Sarà un anno intenso, zeppo di esperienze e delusioni, di conquiste e soddisfazioni, ma soprattutto sarà un anno ricco di nuove amicizie, di coraggio e di scoperta di se stessi.

Wonder è un romanzo di formazione commovente ed emozionante che basa tutta la sua forza su un cast che accende il film. Julia Roberts e Owen Wilson sono i due comprensivi genitori, ma dietro al volto grezzo del giovane August c’è soprattutto Jacob Tremblay, la nuova scoperta di Hollywood che aveva già stupito con l’intensa interpretazione di Jack nel drammatico Room. Con indicibile audacia Jacob riesce calarsi nei panni di Auggie, mostrando al mondo il suo vero viso, non quello segnato dalle cicatrici degli interventi chirurgici ma quello di un bambino intelligente e sensibile capace di conquistare il cuore delle persone con gentilezza e umorismo.

L’inno alla diversità però non riguarda solo Auggie. Il film ha la capacità di allargare il discorso abbracciando tutti i personaggi del film che a loro modo sono unici e speciali. Come la sorella, da sempre costretta a vivere all’ombra del fratello malato, che trova costantemente la forza di stargli accanto e di supportarlo anche quando il suo piccolo mondo rischia di crollare o come la sua migliore amica, incapace di chiedere un abbraccio comprensivo quando la sua perfetta famiglia va a rotoli. Ma anche come gli altri ragazzi della scuola, tutti mostrati come boccioli pronti a esplodere in un arcobaleno di personalità distinte e peculiari.

Wonder è un film che con sincerità parla ai ragazzi e alle famiglie permettendo loro di affrontare temi importanti come la diversità, la malattia, le difficoltà quotidiane, il mondo della scuola e il bullismo con un sorriso bagnato di lacrime di commozione. Da non perdere!

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