Ana De Armas, la star interviene sulle critiche a Blonde: «Non è un film fatto per piacere»

Dopo le tante polemiche, ora è l'interprete stessa di Marilyn Monroe a rompere il silenzio sul controverso film Netflix

blonde ana de armas

A distanza di sei mesi dall’uscita di Blonde su Netflix, per la protagonista Ana De Armas è arrivato il momento di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Il film di Andrew Dominik è stato pesantemente criticato, se non insultato, da chi ritiene che l’adattamento del libro su Marilyn Monroe sia brutale e inutilmente pornografico.

Blonde, lo ricordiamo, è basato su un libro di Joyce Carol Oates che si è occupato più di definire l’icona Marilyn, l’immagine che il pubblico soprattutto maschile aveva di lei. Ne è risultato un film molto violento nei confronti dell’ex diva, ancora oggi icona di bellezza e sensualità. Un aspetto forse non capito da una parte di pubblico, quello che l’ha definito come «il film più detestabile mai visto».

Non la pensa così ovviamente Ana De Armas che, durante un’intervista con The Hollywood Reporter, ha svelato qualche retroscena sulla sua performance e soprattutto detto la sua sulle pesanti critiche ricevute, anche dopo la sua candidatura agli Oscar 2023 come Miglior Attrice Protagonista. Sulle polemiche, ha detto:

La reazione che ha avuto più attenzioni è quella negli Stati Uniti, ma non rappresenta l’intera esperienza del pubblico. È stato difficile sentire certe critiche, ma si può sempre pensare a come la si è vissuta, cosa hai fatto e le ragioni che ti hanno spinto al progetto. Questo non cambierà. Ci sono il regista e gli altri attori con cui si può sempre parlare. Per quanto sia difficile sapere che alle persone non è piaciuto il film, è quello che è. Non è un film fatto per compiacere o piacere alle persone. È difficile da guardare.

Sui presunti insulti alla memoria e all’icona Marilyn Monroe, naturalmente la sua interprete ha una visione molto diversa rispetto a quella della critica più feroce:

Non penso che il film parli male di lei. Penso l’opposto, che parli dell’ambiente e dell’industria, ed è una pillola amara da mandare giù a volte per altre persone che lavorano nel settore. Penso che il film faccia sentire il pubblico partecipe. Al tempo abbiamo contribuito, continuiamo a farlo, nello sfruttamento degli attori, delle persone sotto la pubblica lente. Noi come pubblico lo facciamo. E penso sia possibile che qualcuno si sia sentito puntare il dito contro.

Nei giorni scorsi, a proposito di vip e attenzioni mediatiche, Ana De Armas ha espresso posizioni parecchio critiche nei confronti dell’uso dei social media, che a suo giudizio avrebbero compromesso lo status delle celebrità del cinema e dello spettacolo in generale, non più così inavvicinabili.

Voi cosa ne pensate? La star di Blonde ha ragione a difendere il film? Diteci la vostra nei commenti.

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Foto: MovieStills

Fonte: THR

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