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Chris Pratt, al suo Super Mario è stato già cambiato un dettaglio. E non piacerà ai fan italiani

Gli ultimi dettagli sul film d'animazione con Anya Taylor-Joy

Chris Pratt, al suo Super Mario è stato già cambiato un dettaglio. E non piacerà ai fan italiani

Gli ultimi dettagli sul film d'animazione con Anya Taylor-Joy

chris pratt super mario

Nuovi dettagli sul film d’animazione di Super Mario, il cui annunciato doppiatore sarà niente meno che il Guardiano della Galassia Marvel Chris Pratt. Da quanto è stata resa nota la notizia, tuttavia, si sono registrate numerose critiche sul progetto: da un lato per il fatto che il cast sarebbe di soli bianchi, dall’altro le preoccupazioni per il possibile accento italiano dell’attore.

Quello dell’appropriazione culturale o di genere è un tema che sta tenendo molto banco negli ultimi anni e che ha spinto molti attori e attrici a fare un passo indietro o pentirsi di aver accettato determinati ruoli. Quando è stato reso noto che Chris Pratt avrebbe interpretato Mario, la domanda quindi è stata spontanea: non farà mica quel marcatissimo accento italiano, vero? Saremmo punto e a capo con le polemiche, ma a quanto pare non è questo il caso: Chris Pratt non avrà un accento italiano per Mario.

A mettere in chiaro come staranno le cose è intervenuto Chris Meledandri, produttore del film che vede coinvolta anche Anya Taylor-Joy come Principessa Peach. Durante un’intervista a TooFab, sulla scelta di Chris Pratt e la questione accento ha detto:

«Tutto quello che posso dirvi è che la voce che sta facendo per noi e Mario è fenomenale. Non vedo l’ora che il pubblico possa sentirla – e sulle polemiche da parte di italo americani aggiunge –  Lo sono anche io, quindi capisco i commenti. Charlie Day, che interpreta Luigi, ha origini italiane. Questo è il nostro accenno».

Lo stesso produttore del film – che arriverà nelle sale il il 21 dicembre 2022 e oltre ai tre attori sopracitati avrà nel cast anche Jack Black nei panni di Bowser, Keegan-Michael Key come Toad, Seth Rogen nel ruolo di Donkey Kong e Sebastian Maniscalco come Spike – ha poi aggiunto:

«Fa parte del film, vedrete che ne facciamo sicuramente cenno. Ma quello [l’accento di Charles Martinet che ha reso famosa la voce di Super Mario] non è il tenore della performance che si avrà nel film»

C’è qualcosa di poco chiaro, a questo punto: perché prendere un personaggio reso iconico anche per le sue origini e la sua voce e affidarlo ad un doppiatore pur famoso ma che ne cambierà il tono? Non era a questo punto più sensato trovare un doppiatore effettivamente italo-americano in grado di restituire questa caratteristica del personaggio?

Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.

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Foto: Albert L. Ortega/Getty Images

Fonte: TooFab

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