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Dark Resurrection, intervista alla Jedi Nilah

Elena Cucci interpreta la bella e letale apprendista Jedi di Sorran, uno dei personaggi principali del Volume 0

Dark Resurrection, intervista alla Jedi Nilah

Elena Cucci interpreta la bella e letale apprendista Jedi di Sorran, uno dei personaggi principali del Volume 0

Capitolo 11 del Diario dal set di Dark Resurrection Volume 2, il secondo capitolo della saga realizzata da un gruppo di fan italiani di Star Wars. Ogni settimana in esclusiva per i lettori di Best Movie gli aggiornamenti alla lavorazione del “Guerre Stellari made in Italy”.

Elena Cucci è bellissima, è talentuosa ed è pronta a sperimentare ruoli completamente diversi da quelli che una normale fiction italiana le affiderebbe. Quando scrivevo il personaggio di Nilah, pensavo a lei fin dalla prima riga. Ma non ero assolutamente certo che accettasse un ruolo così complicato e drammatico. Per diventare la letale ed agile Jedi che scopriremo nel prologo del Volume 2, Elena si è addestrata duramente, per settimane. Si è ferita, contusa, ha sofferto il freddo e il caldo, eppure il sorriso non l’ha mai abbandonata. Per lei ho voluto un costume molto particolare, qualcosa che non oscurasse la sua bellezza e la distinguesse dal resto del gruppo al primo colpo. Stoker ha preparato su mia richiesta un innovativo abito da guerriera tendente al bianco. Durante il montaggio insieme a Fabrizio Rizzolo, spesso ci fermavamo sorpresi dalla scena che vedevamo: con sguardo feroce, Nilah uccideva due biodroidi, faceva un salto all’indietro e si girava a favore dalla macchina da presa con sguardo letale… ma pochi secondi dopo lo STOP, il volto si addolciva, si dipingeva su di esso un sorriso splendido, e con una voce delicata come quella di una bimba ci chiedeva: “Andava bene?”… Meravigliosa! Vi lascio alla conoscenza di questa persona speciale.

Elena Cucci, foto di Eolo Perfido

Intervista a Elena Cucci

Ciao Elena, come sei venuta a conoscenza del progetto legato a Dark Resurrection? Come sei entrata a far parte del cast?
Elena Cucci: Ho conosciuto Angelo Licata nel 2007 tramite amici comuni e nel tempo ho scoperto una persona deliziosa, che stimo profondamente come uomo e come artista. Attraverso di lui sono venuta a conoscenza del progetto di Dark Resurrection e la sua magia mi ha travolta immediatamente. Credo sia inevitabile che accada: è un progetto incredibile, coraggioso e denso di passione, e quando Angelo mi ha inviato la sceneggiatura del prologo del Volume 2, chiedendomi di farne parte, ne sono stata entusiasta.

Tu interpreti Nilah, uno dei Jedi protagonisti del Volume 0, ci puoi descrivere il tuo personaggio e il suo ruolo all’interno della storia?
Elena Cucci: Nella storia Nilah è una giovane apprendista Jedi che prende parte a un gruppo di spedizione, che insieme al Maestro Sorran, si avventura nella perlustrazione di un misterioso relitto. Un personaggio, a mio parere, estremamente affascinante. Nilah è forte e determinata ed è tanto feroce e spietata quanto elegante e raffinata.

Nilah (a destra) e Thor (a sinistra)

Qual è stata la difficoltà maggiore che hai riscontrato nell’accostarti al tuo personaggio?
Elena Cucci: In virtù del setting spazio-temporale della storia, devo ammettere che si è trattato di una prova abbastanza impegnativa, ma dovendo ricercare un aspetto particolarmente arduo, direi che la difficoltà maggiore è stata senza dubbio il dover tirar fuori un’aggressività, una rabbia, e una propensione al contrasto fisico che per carattere non mi appartengono.

Sappiamo che hai dovuto prendere confidenza con l’uso delle spade laser, qual è stata la parte più dura dell’addestramento?
Elena Cucci: L’uso delle spade è forse stato una delle parti, seppur difficoltosa, comunque più ludica e divertente e in questo il rivedere gli episodi di Star Wars è stato abbastanza esemplificativo. In termini generali, comunque, l’addestramento è stato molto impegnativo. In particolar modo, non avendo mai praticato in precedenza arti marziali, non è stato semplice riuscire a rendere credibili movimenti, acrobazie e mosse che ho dovuto mettere in pratica nei combattimenti. Fortunatamente, per questo ho avuto la possibilità di affidarmi a Maurizio Zuppa che mi ha seguito, insegnandomi quelli che dovevano essere i movimenti propri del mio personaggio e che, soprattutto, con enorme pazienza è riuscito a farmi sentire a mio agio in una dimensione completamente nuova per me e a infondermi la carica e la fiducia necessarie. Grazie a Maurizio, al coreografo Ran Arthur Braun, ai ragazzi della “Ludosport” e al team dei“Flying Without Fear”, Nilah è protagonista di scene d’azione incredibilmente spettacolari che lasceranno tutti a bocca aperta!

Elena Cucci e il coreografo dei combattimenti Maurizio Zuppa

Quali sono a tuo parere le particolarità di questo film?
Elena Cucci: Si tratta di un film di fantascienza, e questa forse è la prima particolarità. In Italia, probabilmente per mancanza di mezzi, è un genere che non viene realizzato. A conferma di ciò, alla base di Dark Resurrection troviamo una produzione indipendente, ma in questo caso non per mancanza di mezzi, bensì perchè il progetto nasce per pura passione e vuole rimanere tale. Chiunque abbia preso parte al film, dal cast tecnico a quello artistico, l’ha fatto gratuitamente, con professionalità e fatica, per amore del Cinema. E questo oltre ad essere particolare, è magnifico. La produzione non ha alcuno scopo di lucro e chiunque voglia contribuire a sostenere il progetto può farlo diventando un produttore associato. Credo che Dark Resurrection possa essere considerato una sorta d’esperimento, è l’esempio concreto di come si possa fare dell’ottimo cinema di successo, con un pizzico di coraggio e credendo nei propri sogni.

Hai un aneddoto da raccontarci?
Elena Cucci: Mi accarezza spesso la mente il ricordo dolcissimo della piantina che Carmen, la madre di Angelo, mi aveva poggiato sul comodino quando, nei giorni delle riprese, sono stata ospite a casa loro. E tra i tanti aneddoti divertenti non posso non citare quello del mio viaggio Roma-Nizza con un bagaglio a mano, nel quale avevo riposto una delle tute in lattice dei biodroidi, sorrido ancora ripensando all’espressione dei poliziotti quando hanno controllato il contenuto.

Elena Cucci (Nilah) sul set di Dark Resurrection

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