I 30 anni di Lucky Red, tra ricordi, batticuore e sorprese future

Un compleanno speciale per la storica casa di produzione e distribuzione fondata da Andrea Occhipinti

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Visibilmente emozionato, il fondatore Andrea Occhipinti ha festeggiato stamani a Roma i 30 anni di attività della Lucky Red, tenendo a battesimo un incontro con giornalisti, attori, registi, produttori, uffici stampa, banche. Una mattinata dal sapore speciale per gioire in maniera collettiva di uno storico traguardo, raggiunto da una delle società indipendenti di produzione e distribuzione più attive e di rilievo del panorama cinematografico italiano. Dal 1987, il bottino è di 400 film distribuiti e oltre 30 prodotti, con in più un lustro da leader indiscussa tra le case di produzione indipendenti. Numeri da vera e propria mini-major.

Un filmato carico di emozioni, che univa insieme molti dei più importanti film distribuiti da Lucky Red in questi anni, ha dato il via all’evento mostrando in rapida successiva tre decenni di pellicole e personaggi spesso memorabili, all’insegna di tanta qualità nelle storie e di scelte puntualmente apprezzabili. Un collage mozzafiato che unisce I soliti sospetti e Il divo, The Others e Le onde del destino, The Wrestler e Carol.

«Abbiamo portato emozione nella vita delle persone – ha detto Occhipinti al cinema Quattro Fontane, luogo della celebrazione – e il nostro anniversario ci porta inevitabilmente a ricordare quanto fatto finora. Non so se i film che abbiamo proposto siano belli o indimenticabili, ma di sicuro hanno segnato un momento preciso delle nostre vite».

Per Lucky Red non è solo un compleanno ingombrante, ma anche un salto di qualità non indifferente: come precisato a chiare lettere dallo stesso Occhipinti, la Lucky Red, che pure produce film dal 1995, vuole diventare una delle maggiori case di produzione italiane nel più breve tempo possibile, indirizzando molti dei suoi sforzi anche in questo segmento dell’industria cinematografica. L’occasione dell’evento di stamattina, piuttosto insolito e fuori dal comune, pare pertanto guidata in maniera inequivocabile dalla voglia di sottolineare questa volontà e darvi peso.

In platea, tra gli altri, c’erano Paola Cortellesi, Franco Piccolo, Jasmine Trinca e Alessandro Borghi, coinvolti in un film sul doloroso caso di Stefano Cucchi (la Trinca sarà la sorella Ilaria), Gabriele Mainetti, che ha parlato del suo nuovo film, l’amministratore delegato di Rai Cinema Paolo Del Brocco e tanti altri protagonisti di punta del cinema di casa nostra.

Tra i progetti internazionali che saranno nel listino Lucky Red della prossima stagione: Wonder Wheel di Woody Allen con Kate Winslet e Justin Timberlake, il nuovo film di Steven Soderbergh Logan Lucky con Channing Tatum e Daniel Craig, l’esordio in lingua inglese di Xavier Dolan La mia vita con John F. Donovan, il nuovo film di Ridley Scott All the Money in the World, che si sta girando proprio in questi giorni a Roma con nel cast Kevin  Spacey, Michelle Williams e Mark Wahlberg.

Lucky Red, inoltre, coprodurrà il nuovo film di Ashgar Farhadi (Oscar per il miglior film straniero con Una separazione Il cliente) interpretato da Javier Bardem e Penelope Cruz. Le riprese inizieranno ad agosto a Madrid e il film racconterà la storia del sequestro di una ragazza e dei segreti di una famiglia.

Tra i film italiani in cantiere per l’autunno anche Gli sdraiati, adattamento del romanzo di Michele Serra con protagonista Claudio Bisio e la regia di Francesca Archibugi, oltre al contributo di Francesco Piccolo alla sceneggiatura. Piccolo ha parlato di come, partendo dal libro del giornalista, ha voluto ampliare la narrazione fornita dal romanzo gonfiandone la storia e muovendosi a metà tra adattamento e riscrittura (lo stesso Serra, dopo averla letta, si è dichiarato stupito dalla ricchezza della sceneggiatura).

In fase di lavorazione anche dei progetti che verranno sviluppati da opere letterarie: si tratta dei romanzi Una storia vera di Antonella Lattanzi, La più amata di Teresa Ciabatti, candidato al prossimo Strega, e la graphic novel Golem di Lorenzo Ceccotti.

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