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Cannes 2016, The Neon Demon: fischi e urla contro l’horror di Refn. Le reazioni su Twitter

Dopo Olivier Assayas e il suo Personal Shopper, anche il regista danese scatena il Festival. Ma per lui, non è certo una novità...

Cannes 2016, The Neon Demon: fischi e urla contro l’horror di Refn. Le reazioni su Twitter

Dopo Olivier Assayas e il suo Personal Shopper, anche il regista danese scatena il Festival. Ma per lui, non è certo una novità...

Scene lesbo, modelle cannibali, necrophilia. Ora, giudicando solo questi tre ingredienti, a noi che siamo in quel di Milano e tanto amiamo l’horror, la voglia di vedere The Neon Demon (nelle nostre sale dall’8 giugno) sale ancora di più. MA chi invece l’ha visto a Cannes ha avuto ben altre reazioni. Il film di Nicolas Winding Refn è stato infatti accolto da boo e urla di disapprovazione alla fine dell’anteprima stampa. Il regista danese fa quindi compagnia a Olivier Assayas, fischiato con il suo Personal Shopper (qui la nostra recensione).

In realtà, che The Neon Demon potesse dividere non ci sorprende più di tanto. Refn non è certo uno di quei registi che lavora solo per ottenere il plauso di critica e pubblico. Anzi, andare controcorrente gli piace parecchio (ricordiamo le sue dichiarazioni nel presentare Only God Forgives, anch’esso presentato a Cannes nel 2013: «Amo la pornografia, nei miei film mi piace mettere in scena ciò che mi eccita»). Ma così come era stato per la ghost story con Kristen Stewart, anche in questo caso ai fischi si sono mischiati gli applausi. Robbie Collin, critico di The Telegraph, per esempio, valuta la sua recensione con cinque stelline e afferma: «È senza dubbio il film più controverso di quest’anno al Festival. Alcuni tra il pubblico sono usciti prima della fine inveendo contro il film, ma in tanti hanno applaudito. E io ero tra quelli». E anche noi lo eravamo: qui potete leggere la nostra recensione.

La storia vede protagonista Elle Fanning, la cui bellezza si trasforma nell’oggetto del desiderio di modelle rivali e fameliche, ossessionate dall’apparenza in un lavoro che, in effetti, sull’apparenza lavora. Su twitter si parla di un film visivamente potente, con lunghe riprese senza dialoghi (che non sono certo una novità stilistica per Refn) e scene piuttosto forti, come quella in cui una modella rigetta il suo pasto di carne umana e un bulbo oculare non digerito viene raccolto – e gustato – da una sua collega.

Nella gallery qui di seguito abbiamo raccolto alcuni commenti su twitter relativi al film:

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Fonte: Twitter

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