Terrence Malick: «Con Radegund tornerò a fare film più narrativi»

L'autore decide di abbandonare lo stile dei suoi ultimi lavori

Radegund di Terrence Malick

 

Terrence Malick e i suoi poetici e visionari flussi di coscienza. Ha funzionato bene (benissimo) col pluripremiato Tree of Life, molto meno coi suoi successivi lavori, e pensiamo a To the Wonder e Knight of Cups.

Così, complice l’ennesima delusione al box-office del suo ultimo Song to Song, a quanto pare l’autore ha deciso di ritornare finalmente a un cinema più narrativo con la sua prossima opera, Radegund. Qui le parole di Terrence: «Ultimamente – e insisto, solo ultimamente – ho lavorato senza sceneggiatura e me ne sono pentito. Ma l’ultimo film che abbiamo girato, e che adesso stiamo montando, ha una sceneggiatura molto ordinata. (…) Come regista, quando hai una sceneggiatura sembra sempre che stai cercando d’inserire un paletto quadrato in un buco rotondo. E senza script, non ci sono buchi rotondi, ma solo spazio. Ma ora abbandonerò quello stile».

Radegund, ricordiamo, vedrà per protagonista August Diehl nei panni di Franz Jägerstätter, un obiettore di coscienza ucciso dai nazisti durante la 2a Guerra Mondiale dopo il suo rifiuto di combattere per loro. Il film verrà presentato al mercato dell’imminente Festival di Cannes (17-28 maggio), ma è ancora attualmente sprovvisto di una data d’uscita.

Fonte: FS

© RIPRODUZIONE RISERVATA