Molto spesso I Simpson ha attirato l’attenzione per particolari aneddoti che riguardano la scrittura dei suoi episodi. Non si può infatti dimenticare che fino a poco tempo fa in molti andavano a caccia anche del più piccolo particolare per poter affermare che gli autori della serie avevano “previsto il futuro”.
Molto più semplicemente si potrebbe dire che gli sceneggiatori sono sempre stati piuttosto abili nel leggere gli eventi attuali e costruire scenari che a volte si sono resi “attendibili”. Questa volta però lo show non ha attirato l’attenzione per questa incredibile capacità di analisi, ma per un altro importante particolare che li ha portati piuttosto a segnare un importante traguardo (soprattutto nella storia dell’animazione).
L’episodio che andrà in onda questa domenica negli Stati Uniti, dal titolo The Sound of Bleeding Gums, proporrà infatti per la prima volta l’utilizzo non solo del linguaggio dei segni nella serie ma anche dei primi doppiatori non udenti.
La trama è completamente incentrata su Lisa, la quale scopre che il suo musicista preferito, il sassofonista (da tempo defunto) Bleeding Gums Murphy, aveva un figlio nato sordo. Il giovane, di nome Monk, vuole ottenere un impianto cocleare, ma la bambina al solito si fa prendere un po’ troppo la mano nel tentativo di aiutarlo.
Della puntata ha parlato in esclusiva a Variety l’autrice Loni Steele Sosthand, che non solo ha rivelato qual è stato l’aspetto più difficile della messa in scena ma anche che tutta la sceneggiatura presenta similitudini con la sua storia famigliare. Dopo aver spiegato, infatti, che non è stato semplice disegnare i personaggi impegnati nel parlare con il linguaggio dei segni (i Simpson hanno solo quattro dita), ha parlato anche della sua storia.
«Sono di razza mista; il nero e il jazz di mio padre erano famosi in casa nostra. Siamo cresciuti in periferia ed è stato un modo per lui di portarci dentro quell’aspetto della nostra cultura. Ma quando penso alla musica, penso anche a mio fratello, che è nato sordo – ha spiegato l’autrice – Quando stavamo parlando del personaggio di Bleeding Gums nel nostro brainstorming iniziale, abbiamo pensato: “Non sarebbe bello se Lisa scoprisse tutto questo altro lato della sua vita?” Questo lo ha portato ad avere un figlio, e poi abbiamo basato quel personaggio almeno un po’ su mio fratello. E la storia è cresciuta da lì».
Sosthand ha inoltre rivelato che l’episodio era in fase di sviluppo prima dell’uscita di CODA, il film che ha vinto recentemente gli Oscar e che affronta simili tematiche, che ha delineato nel corso della chiacchierata: «Sono stato uno dei primi spettatori del lungometraggio e lo ammiro davvero. Ci sono temi in esso che sono in qualche modo ripresi qui, provenienti da una relazione tra fratelli – racconta – E anche CODA ha la tensione tra la musica e l’esperienza dei sordi. Penso che sia fantastico, perché l’esperienza dei non udenti non è solo una storia, ci sono così tante storie da raccontare».
Come anticipato, inoltre, è stato chiamato per la prima volta anche un doppiatore non udente – per la precisione John Autry II, che ha così commentato la sua avventura: «È uguaglianza e partecipazione che cambiano la vita. Questo può avere un impatto sul cambiamento per tutti noi. Si tratta di personaggi con problemi di udito e non che si uniscono. Fa parte della storia».
Fonte: Variety
Foto: Fox
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