In vista dell’uscita di House of the Dragon, prequel de Il Trono di Spade basato sul romanzo Fire and Blood di George R. R. Martin, torniamo a parlare della serie HBO per portare alla luce un dettaglio legato alla potenziale morte “implicita” di un personaggio teoricamente sopravvissuto fino alla fine dello show: Verme Grigio.
Tale dettaglio sarà certamente sfuggito a tutti coloro che si sono dedicati alla visione della serie senza aver integrato la conoscenza dell’universo di Martin tramite la lettura dei libri, perciò faremo un breve excursus sulla pittoresca isola di Naath, il luogo natale di Missandei dove, ricordiamo, Verme Grigio è diretto al momento della conclusione de Il Trono di Spade.
Tutti ricorderanno che la giovane dipingeva la sua terra quasi come fosse un paradiso, nel condividere con il suo amato i ricordi di bianche spiagge e un di un popolo talmente contrario alla violenza da non ricorrervi neanche come difesa. Ma Naath, purtroppo per Verme Grigio, è molto più di questo.
Conosciuta come l’Isola delle Farfalle, proprio per via delle diverse specie che la popolano, si è rivelata un luogo letale per gli stranieri a causa di una malattia talmente orrenda e pericolosa da aver stroncato qualsiasi tentativo di conquista dell’isola – sebbene questo non sia bastato a fermare gli schiavisti, di cui una popolazione di pacifisti è il bersaglio ideale.
Si tratta della cosiddetta “febbre della farfalla”, un virus che niente ha in comune con la delicatezza che il suo nome sembra suggerire: per cominciare, chi lo contrae viene colpito da dolorosissimi spasmi, per poi ritrovarsi a sudare letteralmente sangue nella seconda fase della malattia. Prima di morire, arriva però lo stadio finale del morbo, che porta la carne del malcapitato a staccarsi dalle ossa, provocando una fine a dir poco atroce. A trasmettere la febbre è proprio una particolare specie di farfalla, animale che gli abitanti considerano una sorta di guardiano dell’isola, essendo letale per chiunque vi metta piede. Sebbene i Naathi siano diventati immuni nel corso dei secoli, questo non si può certo sperare per gli stranieri, tra i quali troviamo per l’appunto il povero Verme Grigio.
C’è però un dettaglio che potrebbe rappresentare la sua salvezza: nella serie, di fatto, non si è mai parlato della malattia, fatta eccezione per la presenza di una farfalla accanto al nome di Nathalie Emmanuel – l’interprete di Missandei – nell’opening. Perciò resta spazio per il dilemma: la trasposizione televisiva de Il Trono di Spade è fedele al materiale originale anche in questo particolare dettaglio? Gli avventori dell’isola di Naath andranno veramente incontro a morte certa, o troveranno un ambiente pacifico quanto i suoi abitanti? Una domanda che, probabilmente, non avrà mai risposta.
Tornando al prequel House of the Dragon, ricordiamo che lo show ripercorrerà la storia della dinastia Targaryen, ultima casata vivente dei signori dei Draghi, di cui fanno parte Daenerys, Viserys e Rhaegar, nonché il Re Folle.
Del cast faranno parte Emma D’Arcy nei panni di Rhaenyra Targaryen, Matt Smith in quelli di Daemon Targaryen, Olivia Cooke come Alicent Hightower e Rhys Ifans nei panni di suo padre Otto Hightower. Al loro fianco ci saranno anche Steve Toussaint come Corlys Velaryon, Eve Best nel ruolo di Rhaenys Velaryon, Fabien Frankel nelle vesti di Criston Cole, Sonoya Mizuno come Mysaria e Paddy Considine nei panni di Re Viserys I.
Fonte: Metro
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