La notte del giudizio e il coraggio di non uccidere! Alla scoperta di una delle saghe più dirompenti dell’ultimo decennio

Una delle saghe cinematografiche più dirompenti e attuali dell’ultimo decennio è senza dubbio La notte del giudizio. Quattro film thriller/horror che sconvolgono, fanno riflettere, e mostrano con lucidità la lotta tra il bene e il male annidata nel cuore di ciascuno di noi. Ma di cosa parla questa saga?
Stati Uniti, 2022. Crimine e disoccupazione sono ai minimi storici e l’economia va a gonfie vele. Un miracolo socio-economico frutto di un abominio legalizzato. In un futuro non troppo lontano, infatti, il nuovo partito dei Nuovi Padri Fondatori dell’America ha istituito “Lo Sfogo”: una notte all’anno in cui ogni crimine è concesso, esclusa l’aggressione a funzionari governativi di “livello 10” e l’uso di armi di grosso calibro. Una notte di “purificazione”, in cui perversione, frustrazione e vendetta possono essere “sfogate” in 12 ore di pura follia all’insegna di torture, stupri, omicidi e violenze di ogni genere. È questa la premessa, tanto attuale quanto inquietante, comune a tutta la saga, anche se poi ogni film racconta una storia indipendente e con personaggi diversi. Ma dentro questo tripudio di violenza, maggiormente subìto dalle classi più povere e indifese, emerge sempre una luce di speranza, di perdono e di bene. Soprattutto nei primi due film (che consiglio vivamente a tutti), lo spettatore accompagna il protagonista (nel primo film è Ethan Hawke e nel secondo è Frank Grillo) in una strada di dolorosa conversione che lo porta a compiere scelte controcorrente, a costo di rischiare la propria vita per salvare quella di uno sconosciuto. Il tutto in un mondo privo di morale, dove la vita ha perso la propria sacralità e l’uomo si è sostituito a Dio. Interessante anche il prequel La prima notte del giudizio, uscito al cinema lo scorso 5 luglio, dove scopriamo come questo delirio sia iniziato, anche se è una storia di minor caratura rispetto ai primi due titoli della saga, degli autentici gioiellini. Detto questo, recuperate questa saga e se siete fifoni come il sottoscritto non lasciatevi spaventare dalla parola “horror”. Il sangue c’è e la violenza pure (non sono titoli adatti a minori di 18 anni), ma la storia ripagherà ampiamente il vostro coraggio.

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