
In seguito ad un attentato nel cuore di Gerusalemme, tra le vittime viene trovata una donna senza documenti. Il cadavere resta all’obitorio per una settimana. Chi era Yulia? Cos’era venuta a cercare a Gerusalemme? L’azienda per la quale lavorava, che non si è accorta della sua assenza, viene accusata di «crudele mancanza di umanità» dalla stampa locale. Tocca al responsabile delle risorse umane (Mark Ivanir) rimediare al danno d’immagine. Ma la sua missione si trasforma in qualcosa di molto più importante: saper ritrovare dentro di sé le risorse umane più profonde per vincere la durezza del proprio cuore e ricominciare a vivere.
Il nuovo film del regista de “Il giardino di limoni” ispirato all’omonimo libro di Abraham Yehoshua edito in Italia da Einaudi.