10 attori che si sono pentiti di una scena o di un intero film

Jennifer Lawrence - Uscirà nelle sale solo il prossimo 31 dicembre, ma l'attrice ha già svelato il momento più imbarazzante del suo ultimo film, Passengers. Nervosa all'idea di girare la sua prima scena di sesso JLaw ha bevuto qualche bicchierino di troppo e ha dei ricordi molto ofuscati: «L'alcol invece di rilassarmi mi ha portato a essere ancora più ansiosa e quando sono tornata a casa dopo continuavo a ripetermi ‘Cosa ho fatto? Non lo so’. E lui è un uomo sposato. Era la prima volta che baciavo un uomo sposato, e il senso di colpa è la peggior sensazione, proprio lì alla bocca dello stomaco. E sapevo che era solo lavoro, ma non potevo di certo dirlo al mio stomaco! Così ho chiamato mia mamma e le ho chiesto ‘Puoi solo dirmi che andrà tutto bene?’ Ero così vulnerabile… probabilmente non sono mai stata così vulnerabile. Era la prima volta» racconta l'attrice.

Eva Mendes - L’attrice in C'era una volta in Messico ebbe l’opportunità di baciare la sua cotta adolescenziale: Johnny Depp. Il suo rimorso? Non averlo baciato per più tempo. In fondo non capita a tutte di poter baciare il proprio idolo!

Sharon Stone - È una delle scene più viste della storia del cinema quella in Basic Instinct l'attrice accavalla le gambe senza indossare biancheria intima, ma non è tra le preferite della Stone, considerando che fu girata a tradimento: «Poco prima di girare la scena, Paul Verhoeven mi ha chiesto di sfilare le mutandine bianche perché si vedevano nella cinepresa. Mi assicurò che non si sarebbe notato nulla. Quando poi ho visto il film, alla presentazione al festival di Cannes, mi sono sentita tradita. Mi sono alzata e l’ho schiaffeggiato».

Natalie Portman - L'attrice si è pentita di essersi spogliata nel cortometraggio del 2006 Hotel Chavelier. Nonostante non fosse la sua prima scena senza veli (la ricordate in Closer?) la Portman all'epoca si disse contrariata: «Non ho ascoltato il mio intuito. Lo farò più spesso in futuro, imparerò a dire qualche NO».

Burt Reynolds - In un tranquillo weekend di paura l'attore vestiva i panni di Lewis Medlock. Quello che in molti non sanno è che Reynolds si pentì di aver rinunciato alla sostituzione dello stuntman, volendo girare lui stesso la scena nella cascata. Ecco cosa racconta: «Mi buttarono nell'acqua e di colpo fui sommerso e andai a sbattere contro una roccia. Mi ruppi il coccige. Mi fa male ancora oggi».

Jim Carrey - L'attore non è orgoglioso della sua partecipazione, nel 2013, al seguito di Kick-Ass definendolo pubblicamente «troppo violento». Chloë Moretz (Hit Girl) gli aveva risposto: «È solo un film. Se bastasse vedere della violenza in un film per venirne influenzati, allora non bisognerebbe neanche guardare Pocahontas per non correre il rischio di credere di essere una principessa Disney. O Il silenzio degli innocenti: è un film che ti fa credere di essere un serial killer? No, è solo un film, è finto, è una cosa che so da quando sono bambina… anzi, se proprio bisogna dire qualcosa sulla violenza nei film è che ti insegna quali sono le cose da NON fare»

Ben Stiller - In ...e alla fine arriva Polly l'attore mostra il fondoschiena. Non solo si è pentito di questa decisione, ma ai tempi era anche arrabbiato con il regista John Hamburg che gli aveva promesso che la scena non sarebbe arrivata in sala (e per non averlo avvisato che poteva richiedere una controfigura).

Channing Tatum - Il sexy attore si è pentito di aver partecipato a G.I. Joe: La Nascita del Cobra nel 2009. L'attore ha confessato più volte che secondo lui il film di Stephen Sommers «era scritto davvero molto male».

Kate Winslet - Il film che l'ha resa famosa, Titanic, l'ha vista protagonista della sua prima scena di nudo. Sequenza che però l'attrice ricorda negativamente: «Non autografo più quel disegno anche se me lo chiedono tante persone - ha detto - Non volevo girare quella scena, perché devo continuare a vederla anche 17 anni dopo?»

Sylvester Stallone - L'attore proprio non riesce a digerire di aver recitato in Fermati, o mamma spara! di Roger Spottiswoode, fra l'altro oggi considerato da molti un piccolo cult. Diceva Sly in una vecchia intervista: «Ho fatto dei film veramente terribili. Il peggiore era Fermati, o mamma spara! Se volete far confessare un omicidio a qualcuno, mettetelo davanti a quel film. Confesseranno qualsiasi cosa nel giro di 15 minuti».