10 teorie shock su classici che non vedrete più nello stesso modo. La gallery

Il film dei Coen sarebbe basato sui tarocchi: il Drugo è il Folle, Walter è la Giustizia, Donny è la Stella, la macchina del Drugo è il Carro, Jackie è il Diavolo, e Jesus la Luna. In tutto il film i personaggi sarebbero legati a tali carte tramite immagini, simboli o azioni.

La commedia sarebbe la metafora della psicanalisi, perché uno dei suoi concetti chiave è aiutare i pazienti a riconoscere la negatività del ripetere sempre una certa modalità di comportamento, e la necessità di superare tale coazione a ripetere. Questo è proprio quel che succede nel film.

Il classico Disney sarebbe ambientato in un futuro post-apocalittico. Questo perché il Genio avrebbe passato 10.000 anni intrappolato nella lampada, ma anche perché indossa abiti moderni, e conosce le celebrità del 20esimo secolo; perciò il setting del film sarebbe l\'anno 11.970.

Il lato oscuro di Willy Wonka: secondo alcune teorie, il proprietario della fabbrica sapeva fin dall\'inizio che i piccoli visitatori sarebbero andati incontro a una sorte terribile, visto che a mano a mano che i bambini spariscono, programmaticamente anche le nuove vetture su cui salgono i superstiti hanno meno posti. Peraltro, nel film del 1971 non viene mai esplicitato se i bambini sfortunati fossero rimasti in vita o no: ciò renderebbe Willy un vero e proprio serial killer.

La trilogia di Terry Gilliam rappresenterebbe la crescita graduale dell\'immaginazione: prima bambina, poi adolescente e infine adulta.

Il mitico musical sarebbe in realtà la fantasia di una donna allo sbaraglio, ovvero Sandy: nel finale, l\'auto dove i due innamorati si trovano prende il volo, come se la donna stesse ascendendo... al paradiso. L\'unica parte reale della storia sarebbe l\'inizio, con l\'incontro fra Sandy e Danny.

La serie tv non sarebbe altro che una metafora del buddismo: nel 1970 diventò produttore esecutivo Barry Letts (buddista), che ispirò l\'idea del concetto di rigenerazione.

La trilogia di George Lucas, l\'archeologo avventuriero e l\'alieno amico dei bambini apparterrebbero allo stesso universo. E.T. infatti esclama \"casa!\" quando vede un bambino con la maschera di Yoda, e Lucas per ringraziare Spielberg della citazione inserì alcuni E.T. ne La minaccia fantasma. Inoltre, ne I predatori dell\'arca perduta, a un certo punto si intravedono dei geroglifici che ritraggono C3PO e R2D2.

Il film d\'animazione Pixar viene indicato come opera propagandistica della filosofia dell\'Oggettivismo, perché riprenderebbe il romanzo Atlas Shrugged, che ricorda il cartoon per la trama e la morale finale, ovvero la dichiarazione che coloro che sono naturalmente dotati di un\'abilità dovrebbero liberamente esercitare il loro talento e venir riconosciuti come superiori.

Il protagonista Rick Deckard avrebbe la memoria di un personaggio che rimane sullo sfondo, Gaff: proprio come Rachel (che ha i ricordi di un\'altra persona), anche Rick ha subìto lo stesso destino quando Gaff si è ritirato dalla sua professione di detective e le sue abilità e memorie sono state impiantate su Deckard. Ciò spiegherebbe perché l\'uomo stia sempre alle costole di Rick e come faccia a sapere che lui ha sognato degli unicorni.