Accendi un diavolo in me: le possessioni più terrificanti (e non) del cinema. La gallery

Il film che ha segnato un genere. In quanto a scene memorabili c\'è l\'imbarazzo della scelta, dai primi sintomi che Linda Blair manifesta, alla discesa a ponte delle scale, sino all\'esorcismo vero e proprio (imitato e citato all\'infinito): un crescendo di tensione in una sfida fisica e psicologica tra l\'umano e il soprannaturale.

Il film di William Brent Bell punta sul mockumentary per raccontare una storia di possessioni demoniache girata tra Bucarest e Roma. Tra le scene più inquietanti, quella che documenta l\'esorcismo in un seminterrato, con la posseduta legata al letto che regala contorsioni non poco impressionanti, oltre che dolorose.

L\'esorcista è il capostipite, ok. Ma L\'esorcismo di Emily Rose, con una Jennifer Carpenter che ancora non era la sorella di Dexter Morgan, è uno dei migliori film di possessione dopo il cult di Friedkin. Mette a confronto fede e ragione in modo realistico e coinvolgente e costringe il corpo della povera protagonista a una serie di sofferenze da non augurare nemmeno al peggior nemico: la scena clou è quella delle contorsioni in camera da letto, ma anche i profondi graffi sul muro e le espressioni indemoniate del viso dell\'attrice fanno il loro spaventoso lavoro.

Nel film di James Wan la tensione è gestita brillantemente e con intelligenza. Anche qui, è un esorcismo a portare la suspense al massimo. La scena, molto dinamica, sfrutta tutti i trucchetti del filone, ma la posseduta che si alza con le sedia a cui è legata per posarsi sul soffitto al contrario è una novità vincente.

Eric Bana è un poliziotto alle prese con un\'indagine che presto prende pieghe per lui del tutto inaspettate. Lo aiuta un prete sui generis (un Edgar Ramirez mezzo donnaiolo che non disprezza l\'alcol): insieme compiono un esorcismo di circa 4 minuti nella sala degli interrogatori della polizia. Il posseduto è un sospettato che il demonio ha ridotto male: tagli e scritte su tutto il corpo, ferite della corona di spine di Gesù in testa e sangue che gronda. Una scena potente che per una volta non sfocia nella levitazione.

Da posseduto non raggiunge i livelli di inquietudine del suo Hannibal Lecter, ma il suo effetto Anthony Hopkins lo fa sempre. Qui è un esperto esorcista che appunto viene scelto dal demonio per portare allo stremo un prete scettico. Occhi neri, urla, cicatrici sul volto e versi animaleschi fanno il resto.

Nel film di Ole Bornedal prodotto da Sam Raimi il Male è incarnato dal Dibbuk, un demone della tradizione ebraica prigioniero dentro una scatola di legno. Chiaramente verrà liberato, finendo nel corpo di una bambina, figlia di Jeffrey Dean Morgan. L\'esorcismo finale si svolge in un ospedale, secondo il rituale ebraico. È vero, la piccola regala pure pose da Spider-Man, ma vedere una bimba posseduta fa sempre il suo effetto.

Siamo all\'interno di un granaio. Anche qui, a essere posseduta è una bambina, che vediamo piegarsi all\'indietro in un modo che definire innaturale è un eufemismo. Come se la contorsione non bastasse, poco dopo comincia a rompersi da sola le dita, una ad una. È il momento più alto del film di Ed-Glass Donnelly.

Patricia Arquette, tormentata dalle stigmate, levita davanti a padre Gabriel Byrne. Il culmine? Le lacrime di sangue che rigano il volto dell\'attrice...

Da cul qual è, L\'esorcista di Friedkin non si è sottratto a numerose parodie. Dall\'Esorciccio con Franco e Ciccio sino a Riposseduta, con Leslie Nielsen a liberare dal demonio la stessa Linda Blair del film originale. Parodiata - e non poteva essere altrimenti - anche dalla saga di Scary Movie. Il capitolo è il secondo e James Woods è il prete, che con la posseduta fa davvero di tutto (sesso compreso). Dato che però il diavolo non se ne va, serve una soluzione drastica: un bel colpi di pistola in testa.

«Perché una bambina? Che senso ha?», chiede padre Karras a padre Merrin durante una pausa dall’estenuante esorcismo a Regan MacNeil. È La domanda alla base dell’Esorcista di William Friedkin, che ha dato il via a un filone da sempre fortunato per il genere horror. Quale modo migliore di inquietare con il demonio se non quello di corrompere anime innocenti come quelle dei bambini? Che sì, sono le preferite del diavolo, ma non le uniche, perché quando si tratta di trovare un corpo nuovo da tormentare non si fanno distinzioni.

Quindi capita che tra le grinfie dell’angelo caduto ci cada pure uno esperto come Anthony Hopkins o la donna, madre di famiglia, al centro dell’indagine dei coniugi Warren in The Conjuring. Qualunque sia la vittima, quando si tratta di esorcismi l’horror si sbizzarrisce, sia nell’alzare la tensione, sia nel trasformarla in risate, con le varie parodie del genere.

Abbiamo quindi raccolto in questa gallery 10 tra le scene più terrificanti del filone (più una divertente). Dei film scelti, ricordiamo che L’esorcista, L’esorcismo di Emily Rose, Il rito, The Possession e L’altra faccia del diavolo sono disponibili su Infinity.