E vissero tutti felici e contenti… purtroppo! La gallery

Gli zombie vengono completamente sconfitti dopo che il vaccino viene preparato su scala mondiale e distribuito a tutti. E il mondo è salvo. Un disaster movie senza disastro insomma.

Due linee temporali. In una Colter Stevens (Jake Gyllenhaal) sta per morire, in un\'altra Sean Fentress salva il mondo e vive con la sua amata. Dopo 8 minuti lunghissimi dove lo spettatore pensa che Sean scomparirà con la morte di Colter, scopriamo invece che la seconda linea temporale sopravvive... ve lo aspettavate? O avreste preferito vederla collassare?

Un finale imprevedibile in stile \"l’amore risolve tutto\". Che per i romantici può essere visto come perfetto, ma che lascia un po\' l\'amaro in bocca a chi si aspettava che il film si ispirasse in maniera più fedele al racconto di Philip K. Dick, Squadra riparazioni.

Il film termina con Sayuri che rivela il suo amore per il Presidente e i due si baciano. Trovando la felicità. Mentre nel libro si trasferiva a New York col figlio aprendo una sala da thè, lasciando così il finale più ambiguo...

Il lieto fine era prevedibile. Ma c\'era bisogno che durasse trenta minuti?

Inutile dire che in Rapporto di minoranza, il racconto di Philip K. Dick a cui è ispirato il film, il personaggio di Tom Cruise compie la profezia e uccide l\'uomo. Nel film, invece, Lamar, con le spalle al muro, si suicida e il Detective John Anderton viene immolato come l\'eroe della situazione.

Dopo tutto quello che ha passato il film si conclude con Nicholas che mentre sta precipitando da un palazzo rivede tutta la sua vita davanti agli occhi. Ma non muore, come ci saremmo aspettati, sfonda una vetrata e atterra su un gigantesco airbag con accanto dei medici che lo soccorrono ed altri amici. David Fincher che ci combini?

Vi ricordate come si conclude il film Disney? Esmeralda si sposa con Febo e il buon Quasimodo è acclamato dalla folla. è vero che si tratta pur sempre di un film Disney, ma Victor Hugo si sarà rivoltato nella tomba, considerando che aveva scelto un finale molto più tragico per i suoi protagonisti!

È l\'esordio alla regia della figlia di David Lynch. Dopo quasi due ore di situazioni assurde, lui ossessionato da lei la rapisce e le amputa gli arti pur di non perderla, il finale riduce tutto ad un banalissimo sogno.

La versione olandese a cui si ispira il remake americano è un horror/thriller di quelli che finiscono male. Il film di George Sluizer, sempre tratto dal romanzo The Golden Egg di Tim Krabbé, però si conclude bene: Jeff e Rita riescono a salvarsi e a vendere la loro storia a un editore. Mentre nel film del 1988, al contrario, la storia finisce pochi minuti prima: Rita non sa dove si trovi Jeff, il rapitore riesce a salvarsi, lasciando Jeff sepolto vivo.