A due settimane dall’ictus e dal conseguente coma, le condizioni di John Singleton si sono fatte sempre più gravi, e ora, ecco arrivare la durissima decisione della famiglia: nel corso della giornata odierna, infatti, dopo una lunga consulenza coi medici, al cineasta è stato staccato il respiratore che lo teneva in vita.
«John è morto in pace, circondato dalla sua famiglia e dai suoi amici. Ringraziamo i meravigliosi medici del Cedars Sinai per la loro cura e la loro gentilezza, e vorremmo nuovamente ringraziare i fan, gli amici e i colleghi di John per tutto l’amore e il sostegno che gli hanno dato», hanno dichiarato i familiari del regista.
Tra gli autori afroamericani più rinomati del panorama hollywoodiano, ricordiamo che Singleton ha esordito al cinema nel 1991, anno del suo film più acclamato, Boyz n the Hood, con il quale ha ottenuto la candidatura come Miglior Regista agli Oscar. I suoi futuri lavori non riusciranno a suscitare il medesimo clamore, ma questo non significa che il nostro non sia riuscito, nel corso degli anni, a ritagliarsi il suo spazio di privilegio nel cinema mainstream, e pensiamo a titoli come Shaft, con Samuel L. Jackson e Christian Bale, o 2 Fast 2 Furious, secondo capitolo della celebre saga di Fast & Furious.
Negli ultimi anni, Singleton è stato maggiormente impegnato in campo televisivo, dove ha diretto degli episodi di pluripremiate serie come Empire, American Crime Story e Billions.
Fonte: Variety
Foto: Getty Images
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