È morto venerdì a 82 anni l’attore statunitense Ryan O’Neal. Il decesso del noto interprete è stato confermato dal figlio, Patrick O’Neal, con un post su Instagram. Le cause della morte sono al momento ignote.

“Questa è la cosa più difficile che abbia mai avuto da dire, ma eccoci qui. Mio padre è morto in pace oggi, con la sua amorevole squadra al suo fianco che lo sostiene e lo ama come lui farebbe con noi”, ha scritto Patrick O’Neal sul social network.

Nato nel 1941 a Los Angeles, in California, O’Neal era noto per aver interpretato il protagonista del film del 1970 Love Story, Oliver Barrett IV. Il commovente lungometraggio da lui interpretato accanto ad Ali MacGraw divenne un classico del cinema sentimentale: fu candidato a 7 premi Oscar e gli valse anche il David di Donatello come miglior interprete straniero, oltre alle nomination ad Oscar e Golden Globe come miglior attore protagonista. 

Celebri anche le sue interpretazioni negli anni ’70 per i film di Peter Bogdanovich Ma papà ti manda sola? del 1972 e Paper Moon – Luna di carta del 1973, in cui recitava accanto alla primogenita Tatum O’Neal, che grazie alla sua interpretazione vinse un Oscar da giovanissima. Nel 1975 l’attore recitò, da protagonista, nel film di Stanley Kubrick Barry Lyndon, vestendo i panni di Redmond Barry Lyndon: un ruolo che, data la portata e la caratura di uno dei massimi capolavori kubrickiani, finì per consegnarlo indelebilmente alla storia del cinema.

Alla fine degli anni ’70, che furono senza dubbio il decennio più glorioso per la vita e la carriera di O’Neal, nonché per determinare il suo peso presso l’immaginario collettivo, conobbe Farrah Fawcett, star della serie di telefilm Charlie’s Angels, che fu la sua compagna fino alla morte di lei nel 2009. Insieme recitarono in diversi progetti tra cui Sacrificio d’amore (1989) e la serie Tv Good Sports (1991), ed ebbero un figlio, Redmond, nato nel 1985.

Nel corso della sua vita, segnata da tanti amori, malattie (la leucemia mieloide cronica e il cancro alla prostata) e qualche turbolenza, tra cui un arresto nel 2008 a Malibù per possesso di stupefacenti, fu preso in considerazione anche per i ruoli di Rocky Balboa in Rocky (1976) e di Michael Corleone ne Il Padrino (1972), poi andati rispettivamente a Sylvester Stallone e Al Pacino. 

Foto: Warner Bros., Hawk Films Ltd., Peregrine