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«Alan, il leader che si preoccupava degli altri» Ian McKellen ricorda Rickman

I due attori si conobbero sul set di Rasputin nel 1996

«Alan, il leader che si preoccupava degli altri» Ian McKellen ricorda Rickman

I due attori si conobbero sul set di Rasputin nel 1996

Oggi ci ha lasciato un attore straordinario e Ian McKellen ci ha tenuto a rendergli omaggio. L’attore ha ricordato il collega e amico Alan Rickmanmorto oggi a 69 anni, con un lungo e commovente post su Twitter.

«C’è così tanto di ineguagliabile da ricordare su Alan Rickman. La sua carriera è stata ai massimi livelli, come attore teatrale e cinematografico, e come regista. Il suo ultimo film, Le Regole del Caos, con la sua memorabile interpretazione di Luigi XIV, dovrebbe raggiungere il pubblico più ampio possibile adesso.

Oltre a una carriera per la quale il mondo rimarrà sempre in debito, si è costantemente prodigato nell’aiutare gli altri. Che fosse per istituzioni come il RADA o per individui o per me, il suo consiglio era sempre azzeccato. Ha messo la filantropia liberale al centro della sua vita. Lui e Rima Horton (50 anni assieme) sono sempre stati in cima alla lista di persone da invitare a cena che sognavo di fare. Alan poteva essere a tratti divertente e indignato e pettegolo e generoso. Tutto questo detto sottovoce, con quel tono caratteristico quanto quello di Edith Evans, John Gielgud, Paul Scofield, Alec Guinness, Alastair Sim o Bowie, una compagnia incomparabile.

Quando interpretò Rasputin, io ero lo Zar Nicola. Le riprese erano iniziate prima che io arrivassi a San Pietroburgo. Nel preciso istante in cui entrai nella camera del mio albergo, il telefono squillò. Era Alan, per dirmi ‘benvenuto, spero il volo sia stato tollerabile, ti piacerebbe unirti a cena con me, Greta Scacchi e gli altri tra un’oretta nel ristorante?’ Alan, il leader che si preoccupava degli altri. In quel film, scoprì che la troupe russa aveva pasti ancor più orribili dei nostri. Quindi protestò, con successo. Durante il mio primo giorno prima delle riprese, ad Alan non piacque il tono paternalista e prepotente che il regista ebbe con me facendomi notare una cosa. Alan, vedendo che ero un po’ desolato, fece un rapido e coinciso riassunto della mia carriera, e pretese ad alta voce che il regista cambiasse tono.

Dietro la sua brillante indifferenza e noncurante eleganza, dietro quella faccia triste, che era altrettanto bella quando prorompeva in una risata, c’era un’anima super-attiva, sempre alla ricerca, realizzata, come un supereroe, dimesso ma mortalmente efficace.

Avrei voluto così tanto che interpretasse Re Lear e qualche altro classico, ma è da avidi pensarlo. Lascia una moltitudine di fan e amici, grati e in lutto».

Qui sotto il post originale sul profilo Twitter di Ian McKellen:

 

 

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