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Alita – Angelo della battaglia: che occhi grandi che hai!

È il nuovo progetto sci-fi di James Cameron che si colloca nei territori del transumanesimo: una cybereroina senza memoria e con un corpo totalmente artificiale, che deve ricostruire il suo passato e quello della città-discarica in cui viene ritrovata

Alita – Angelo della battaglia: che occhi grandi che hai!

È il nuovo progetto sci-fi di James Cameron che si colloca nei territori del transumanesimo: una cybereroina senza memoria e con un corpo totalmente artificiale, che deve ricostruire il suo passato e quello della città-discarica in cui viene ritrovata

Si fa sempre un gran parlare di questi tempi di transumanesimo, grazie anche al saggio Essere una macchina di Mark O’Connell pubblicato di recente in Italia, con grande successo, da Adelphi.

Di che si tratta? In sostanza di una corrente di pensiero, basata su suggestioni filosofiche e vettori del progresso scientifico, che immagina un futuro in cui sarà possibile digitalizzare completamente la mente umana e trasferirla su un supporto artificiale, magari all’interno di un corpo robotico, rendendola, di fatto, immortale. Senza dilungarci sulle realistiche possibilità che un progetto del genere vada in porto, è però sempre affascinante – soprattutto per il cinema – immaginare le conseguenze di simili panorami futuristici. Una specie di rigurgito degli scenari cyberpunk prodotti dalla letteratura tra gli anni ’80 e ’90, che non poteva non solleticare la curiosità dell’uomo che maggiormente negli ultimi due decenni ha intrecciato i percorsi del settima arte con quelli della ricerca tecnologica: James Cameron.

È questo lo scenario storico e umano in cui nasce il progetto Alita: Angelo della battaglia, action sci-fi per famiglie ma a suo modo ambizioso prodotto dal papà di Avatar e diretto da Robert Rodriguez, non nuovo a questo genere di contaminazioni (basti pensare alla saga di Spy Kids). Ispirato a un manga creato da Yukio Kushiro nel 1990, salito alla ribalta fin dalla diffusione dei primi trailer per il look strambo e suggestivo della protagonista “quasi-umana” dagli occhi enormi, Alita è ambientato nel 26esimo secolo e in un futuro post-apocalittico. La creatura del titolo è un cyborg senza memoria che cerca di ricostruire il proprio passato dopo essere stata ritrovata nella discarica di una megalopoli sospesa tra le nuvole da un “cyber-dottore” che la rimette in vita dandole un nuovo corpo.

La sceneggiatura è stata scritta dagli stessi Cameron e Rodriguez, mentre la protagonista del film è un volto nuovo di Hollywood, la cubana Rosa Salazar, vista nelle serie di Divergent e Maze Runner. Del cast fanno parte anche Christoph Waltz, il “Geppetto” della situazione, Jennifer Connelly, Michelle Rodriguez e il lanciassimo Mahershala Ali

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Foto: © 20th Century Fox

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