Angelina Jolie è Salt

Coccolata dal gossip. Esempio di globalizzazione (formato famiglia). Amata dagli autori e dal box office. L’action che strizza l’occhio a James Bond, l’eroe che «ho sempre voluto essere», si inchina alla diva del momento. Ma in questo articolo non parleremo di lei (si fa per dire)

La sfida è: scrivere un pezzo su Angelina Jolie senza parlare di Angelina Jolie. Dunque, facciamo subito fuori le cose che più tardi potrebbero darci noia. Angelina non è incinta. Angelina non si sposa. Angelina dice che tra poco andrà in pensione, ma poi c’è già qualcosa che la farà ricredere: son già pronti per lei i copioni di progetti che vanno dalla Bella Addormentata vista con gli occhi della strega Malefica (e cioè la stessa Angelina, diretta – si mormora – da Tim Burton) a una Cleopatra che, sfatando la maledizione del flop di Liz Taylor, segnerebbe il punto più alto nel curriculum iconografico di un’attrice come lei. Ecco. Fatto. Non pensiamoci più. Ora possiamo parlare di Salt.
Più che un action puro e semplice, il film è la storia di un passaggio di consegne alla voce “divismo”. Era stato pensato per Tom Cruise, il divo-più-divo fino alla fine degli anni ’90 ora caduto in disgrazia (solo 3,8 milioni di dollari l’incasso nel primo weekend Usa del suo ultimo film, Innocenti bugie). I tempi sono cambiati. Il “file Salt”, passata qualche stagione, è finito sulla scrivania di Angelina, la diva-più-diva degli anni Duemila, la più capace di rappresentare la complessità contemporanea del nuovo stardom. È automatico parlare di lei, accidenti, ma la digressione sarà breve. Padre divo d’antan ma madre francese (da lei molto compianta) che tendeva a nascondersi, diva coccolata dal gossip, abbonata all’impegno, un Oscar in saccoccia, l’endorsement di Autori maiuscoli come Clint Eastwood, interessi politici e intellettuali, una famiglia melting-pot e molto nomade, come si addice alla nuova globalizzazione. Il ragazzo yankee per eccellenza battuto dalla cittadina del mondo con nessuna velleità da “America’s Sweetheart”, la fidanzatina della porta accanto.
La pasta di cui è fatto l’Eroe protagonista del film, action ad alto tasso di adrenalina, è però rimasta la stessa: agente segreto della CIA tacciato di essere un infiltrato (ancora al soldo dei russi: ma non eravamo nell’era post-ideologie?), minacciato dai suoi stessi fedeli collaboratori, costretto a fuggire. Una mission impossible anche per la Jolie, insomma, tra inseguimenti a perdifiato per le strade di New York e della più politica Washington DC, corse in macchina, doppi e tripli giochi assortiti.

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Ecco alcune immagini di Salt, in uscita in Italia il 29 ottobre.

Angelina Jolie Salt

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