Continuano le polemiche intorno a Mektoub, My Love: Intermezzo, il nuovo film del regista franco-tunisino Abdellatif Kechiche presentato in concorso all’ultimo Festival di Cannes e ambientato quasi interamente all’interno di un locale notturno.
Già finito nell’occhio del ciclone per una lunghissima sequenza di sesso orale non simulato nella quale una delle attrici, Ophélie Bau, riceve da un partner maschile un cunnilingus di dodici minuti nel bagno della discoteca (ve la raccontavamo qui), il secondo capitolo della saga vede piovere su di sé una grave accusa: stando alle ultime indiscrezioni, infatti, gli attori sarebbe stati costretti a girare quella scena contro la loro volontà.
Secondo quanto pubblicato dal magazine francese Midi Libre, Kechiche si sarebbe infatti avvalso di metodi poco ortodossi per convincere i due attori a girare quel momento tanto chiacchierato. La rivista cita fonti vicine alla produzione e spiega: «Kechiche voleva assolutamente una scena di sesso non simulato, ma gli attori erano contrari a girarla. Alla fine è però riuscito a ottenere ciò che voleva, con la sua insistenza e grazie all’alcol regolarmente consumato sul set» (l’alcol, va precisato, viene consumato a fiumi anche all’interno della narrazione).
Le Figaro aggiunge che Kechiche «continuava a far ripetere le scene in discoteca per ore e ore, con gli attori esausti alla fine delle riprese, a notte fonda». Nel corso della proiezione ufficiale l’attrice Ophélie Bau aveva abbandonato la sala, probabilmente infastidita dai fischi e dalle risate di scherno (ma, secondo qualcuno, in segno di protesta e dissenso contro il regista), non presentandosi poi neanche alla conferenza stampa dell’indomani.
Non è la prima volta che il legame tra Abdellatif Kechiche e le sue attrici viene dipinto sotto una luce morbosa e negativa: era già successo con La vita di Adele, premiato con la Palma d’Oro nel 2013, quando Adèle Exarchopoulos e Léa Seydoux aveva festeggiato il premio insieme al regista salvo poi, nei giorni successivi, dissociarsi da lui e dalle richieste troppo pressanti con cui aveva cercato di spingere le loro infuocate scene di esso verso il massimo realismo possibile.
Mektoub, My Love: Intermezzo è il seguito di Mektoub, My Love: Canto Uno, presentato alla Mostra del cinema di Venezia nel 2017. Entrambi i film sono basati sul romanzo di François Bégaudeau La blessure, la vraie e seguono le vicende Ophélie (Ophélie Bau), Amin (Shaïn Boumédine) e di un gruppo di giovani durante l’estate del 1994 nel Sud della Francia.
Foto: Getty Images
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