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Avatar: il film di James Cameron ha causato tantissimi casi di depressione in tutto il mondo

Si è anche coniato il termine “depressione post-Avatar” per descrivere il fenomeno. È successo anche a voi?

Avatar: il film di James Cameron ha causato tantissimi casi di depressione in tutto il mondo

Si è anche coniato il termine “depressione post-Avatar” per descrivere il fenomeno. È successo anche a voi?

avatar depressione

La release di Avatar – The Way of Water non ha solo rappresentato uno dei momenti più attesi nel panorama cinematografico del 2022: per alcuni fan ha anche assunto il significato di un cruciale confronto con il passato e con il dolore legato al primo film di James Cameron.

Dopo l’uscita del capitolo iniziale, sono infatti emersi diversi casi noti come “depressione post-Avatar”, ben documentati ed evidenziati nel 2010 da un articolo della CNN. Numerosi spettatori rimasero così affascinati dalla bellezza di Pandora e dalla sua comunità ecologica e spirituale che trovarono difficile separarsi da tali sensazioni e dall’esperienza immersiva.

Da quel momento, le persone hanno iniziato a condividere le loro esperienze in un thread apparso su un sito di fan, Avatar Forums, ammettendo di essersi sentite insoddisfatte della propria vita dopo aver visto il film di James Cameron. La loro sensazione era che l’umanità non sembrasse al passo con il mondo naturale, soprattutto se paragonata ai Na’vi spirituali.

“Da quando sono andato a vedere Avatar sono depresso. Guardare il meraviglioso mondo di Pandora e di tutti i Na’vi mi ha fatto venir voglia di essere uno di loro”, ha scritto un utente. “Contemplo anche il suicidio pensando che se lo facessi rinascerei in un mondo simile a Pandora e tutto sarebbe uguale ad Avatar”.

Il thread in questione ricevette più di 1.000 commenti da persone di tutto il mondo che provavano sentimenti simili, diventando così popolare da aver dato vita a un secondo thread.

Le esperienze dei fan sono diverse e, nel corso del tempo, il fenomeno è stato oggetto di approfondimenti. Durante un’intervista a Variety, il ventiquattrenne Max Perrin ha raccontato di aver sperimentato la depressione post-Avatar dopo aver visto il film per la prima volta nel 2017: “Mi ha fatto riflettere su molte cose, non avevo idea che potesse influenzarmi così profondamente. Non sapevo quanto profondamente avrebbe cambiato me stesso”.

Altri fan hanno sviluppato una sorta di “ossessione” per Pandora. Il venticinquenne Jacob Williamson, ad esempio, dopo aver visto il film e visitato Pandora – The World of Avatar a Disney World, ha preso un semestre di pausa dall’università. Entrambi fanno parte di Kelutral, una community di fan nata nel 2020 che, attraverso Discord, si immerge nel mondo dei Na’vi, arrivando persino ad apprendere la loro lingua.

La community, che è ancora attiva e che continua a supportarsi reciprocamente affrontando episodi di depressione e altre difficoltà, nel 2022 si è trovata di fronte a una nuova sfida con Avatar – The Way of Water, che ha espanso ulteriormente il mondo di Pandora e gli usi e costumi dei Na’Vi, argomenti di discussione abituali per i membri di Kelutral.

Nick Paavo, trentatreenne appartenente alla stessa comunità di Perrin e Williamson, aveva condiviso le preoccupazioni di alcuni membri: “Qualcuno ha espresso preoccupazione che il film possa avere un impatto diverso su di loro. Molti di noi sono così entusiasti che non pensiamo nemmeno alle possibili conseguenze sul nostro modo di vedere il mondo dopo il film”.

Ma c’è un modo per superare la “depressione post Avatar”? Ancient Forest Alliance, un’organizzazione no-profit canadese impegnata nella protezione delle foreste secolari, ha suggerito una cura in tre fasi: “Uscite e sperimentate la natura, agite per difenderla e chiedete agli altri di fare lo stesso”.

Fonte: Variety

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