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Avengers: Endgame, gli sceneggiatori smentiscono uno degli easter egg più discussi

A quanto pare avevamo completamente frainteso il significato di una frase pronunciata nel film

Avengers: Endgame, gli sceneggiatori smentiscono uno degli easter egg più discussi

A quanto pare avevamo completamente frainteso il significato di una frase pronunciata nel film

Avengers: Endgame

Chi ha già avuto modo di vedere Avengers: Endgame, ricorderà molto bene la scena in cui Okoye ha una sorta di videoconferenza – tramite ologramma – con Natasha Romanoff. Nella sequenza in questione, il personaggio spiega che nelle acque vicine al Wakanda, si stanno verificando alcuni terremoti piuttosto preoccupanti; un dettaglio che tuttavia non ha niente a che fare con la vicenda narrata nel film.

Ma siccome nei cinecomic Marvel niente viene detto per caso, i fan lo hanno interpretato come un possibile riferimento a Namor e al regno sottomarino di Atlantide, la cui storia – nei fumetti originali – si è più volte intrecciata proprio con quella di Black Panther e della sua terra. La frase pronunciata da Okoye quindi, secondo i fan, non sarebbe altro che un easter egg volto ad anticipare l’introduzione di Namor in uno dei prossimi film dell’UCM. O almeno era quello che credevamo.

In una recente intervista infatti, quando gli è stato chiesto se si trattasse di una citazione del noto personaggio dei fumetti, i due sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely hanno dato una risposta che – purtroppo per i fan – non lascia molto spazio all’interpretazione:

«Beh, ci sarebbe piaciuto essere così intelligenti da pensare ad una cosa simile.»

Pare quindi che quanto pronunciato da Okoye non avesse niente a che fare con Namor. Ma ciò non significa che il personaggio non possa comunque entrare a far parte dell’UCM, in futuro. A voi piacerebbe vederlo in azione?

Fonte: CB

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