Avengers: Infinity War, e se quella creata da Groot per Stormbreaker non fosse solo un’impugnatura?

Secondo una bizzarra teoria, ci sarebbe molto di più dietro al “sacrificio” dell’eroe di Guardiani della Galassia

Una delle scene sicuramente più avvincenti di Avengers: Infinity War è quella che ha come protagonisti Thor, Rocket e Groot sul pianeta Nidavellir, dove gli eroi si recano per procurarsi l’ascia che il Dio del Tuono avrebbe poi dovuto usare per combattere Thanos.

Nella sequenza vediamo che Groot – inizialmente presentato come un giovanotto un po’ ribelle, annoiato e disinteressato alla missione – decide di “sacrificarsi” per salvare la vita a Thor, rimasto gravemente ferito durante il processo di creazione dell’arma. Il Dio del Tuono sarebbe infatti morto se questa non fosse stata completata in tempo, e ciò che mancava per unire i due pezzi dell’ascia era appunto un’impugnatura, che Groot costruisce utilizzando il legno del suo braccio. Di fatto, amputandoselo.

Un gesto che ha lasciato un po’ tutti a bocca aperta e del quale oggi torniamo a parlare in relazione ad un’interessante teoria condivisa da CB, in cui si sostiene che in verità quell’impugnatura non sia soltanto del semplice legno inanimato, bensì un’estensione cosciente di Groot. O meglio, è quello che potrebbe diventare.

Alcuni fan sono infatti convinti che Groot possa far “vivere” quella parte di sé, così da trasformarla in una sorta di doppione molto più forte e dotato di altri poteri. Questo perché non solo “il nuovo Groot” avrebbe la stessa resistenza dell’originale, ma sarebbe anche capace di sfruttare le enormi potenzialità di Stormbreaker. Anche meglio di Thor.

Una teoria certamente un po’ folle e priva di vere basi, ma al contempo decisamente interessante da esplorare. Cosa ne pensate?  

Foto: Disney/Marvel Studios

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