Il mondo non è più lo stesso: gli Accordi di Sokovia hanno costretto metà degli Avengers a vivere in clandestinità, mentre gli altri sono controllati dalle Nazioni Unite. Thor è senza patria, Stephen Strange si sta abituando alle nuove responsabilità come protettore mistico di New York e Peter Parker continua a combattere il crimine su scala ridotta. Sarà necessario che tutti uniscano le forze per contrastare una nuova minaccia di proporzioni cosmiche: Thanos, il dittatore alieno che intende usare il Guanto dell’Infinito per rimodellare l’universo a proprio piacimento. Questo è lo scenario al centro di Avengers: Infinity War, il diciannovesimo lungometraggio del Marvel Cinematic Universe e equivalente per lo schermo degli eventi crossover che caratterizzano da anni le avventure fumettistiche dei personaggi. Nell’universo cartaceo la minaccia di Thanos è stata al centro di svariate miniserie, tra cui il trittico composto da Infinity Gauntlet (1991), Infinity War (1992) e Infinity Crusade (1993), scritti da Jim Starlin (nel 2013 è stata invece pubblicata una miniserie intitolata semplicemente Infinity, per esaurimento delle combinazioni possibili). Il film riprende la struttura del crossover come evento che dura un anno intero: la storyline principale si concluderà nella primavera del 2019, in un sequel ancora senza titolo (ma inizialmente annunciato proprio come Infinity War: Parte II), mentre tra i due episodi centrali usciranno due film che possono essere considerati dei tie-in, dalla funzione un po’ “riempitiva”, ossia Ant-Man and the Wasp (estate 2018) e Captain Marvel (marzo 2019). […]
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