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Bar Sport, la recensione del film con Claudio Bisio e Giuseppe Battiston

Le nostre impressioni sull'adattamento del romanzo di Stefano Benni e il commento del regista Massimo Martelli

Bar Sport, la recensione del film con Claudio Bisio e Giuseppe Battiston

Le nostre impressioni sull'adattamento del romanzo di Stefano Benni e il commento del regista Massimo Martelli

«Portare al cinema un libro è sempre un tradimento ma questa volta abbiamo voluto tradire il meno possibile, sicuri che anche chi non ha letto il libro possa godere dei personaggi e delle storie raccontate». Descrive così, il suo Bar Sport (nelle sale da venerdì 21 ottobre) il regista Massimo Martelli, che quando cominciò a parlare del progetto si trovò di fronte a persone che «sgranavano gli occhi piacevolmente stupite, poi aggrottavano le ciglia e subito dopo partivano con una serie di domande a raffica, come “Ma Benni lo sa?”, “Bellissimo, ma come farai a metterci dentro tutta quella roba?”, “I personaggi e il bar va bene ma i racconti di Piva e Pozzi come riuscirai a farli?”».
Convinto il “Lupo”, come gli amici chiamano Benni, Martelli è riuscito effettivamente a mettere in scena, grazie all’aiuto dell’animazione e di un buon cast, un adattamento fedele del romanzo, senza lasciarsi sfuggire il suo cuore, ovvero quell’atmosfera surreale e senza tempo che lo ha reso celebre e che lo rende attuale ancora oggi, nonostante sia stato pubblicato la prima volta nel 1976. Il segreto di un successo, racchiuso soprattutto nei suoi protagonisti e nelle loro storie. Il barista Antonio, soprannominato Onassis per la sua tirchieria, il suo inseparabile amico “tennico” tuttologo arrivato da chissà dove, il sedicente playboy con le sue improbabili avventure, la cassiera che fa innamorare tutti e le vecchine diaboliche che conoscono a memoria tutte le disgrazie del circondario. Tutti insieme, come una grande famiglia, al Bar Sport di un piccolo centro della provincia bolognese, emblema di tutti i Bar Sport d’Italia, per raccontarsi e raccontarci storie sempreverdi. Per dirla con Marteli: «Il Bar Sport è un luogo dove accade tutto e si racconta tutto, cose vere e false, poco importa, l’importante è essere lì e sentirle o raccontarle».

Ecco un estratto della nostra recensione:

“Correva l’anno 1976 quando nelle librerie uscì la prima edizione di Bar Sport di Stefano Benni, surreale romanzo corale dedicato al Bar Sport di un piccolo paese della provincia bolognese, emblema di tutti i Bar Sport d’Italia, vero e proprio punto di ritrovo e riferimento per intere generazioni, attorno al quale le storie più comuni e le imprese più incredibili si materializzano…”. Leggi tutta la recensione di Bar Sport

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