Il Cavaliere Oscuro interpretato da Ben Affleck che incontriamo in Batman v Superman: Dawn of Justice (leggi la nostra recensione) è molto diverso dalle precedenti trasposizioni cinematografiche di Tim Burton e Christopher Nolan. Ci viene presentato infatti come un vigilante consumato dalla rabbia e dalla vendetta, spinto da un ideale quasi anarchico di giustizia. Ovviamente, la base è l’opera di Frank Miller, per questo si discosta molto dalle run originali e dalla sua missione.
Zack Snyder ha voluto così spiegare la formazione di questo vigilante lontano dall’ideologia classica, sottolineando come la morte di Robin abbia contribuito alla sua formazione: «Nella mia mente Robin è morto da circa 10 anni, ucciso da un giovane Joker. Per me era divertente, da fan, giocare con le storie nel background. L’idea principale, comunque, era mostrare il senso di perdita e di sacrificio del personaggio. Si può dire che Bruce abbia sacrificato tutto per essere Batman. Non ha una vita reale al di fuori della caverna. Ho pensato quindi che includere la morte di Robin nel film ci avrebbe aiutato a capire meglio il percorso del Crociato Incappuciato».
Il regista ha poi continuato parlando dell’importanza de Il ritorno del Cavaliere Oscuro: «Il fumetto di Miller ha avuto molta influenza sul film. Specialmente a livello grafico, ha molte immagini ormai cult che possono raccontare l’icona mitologica che è Batman. Mi ha davvero ispirato. È un lavoro che sentivo il bisogno di esprimere visivamente».
Batman v Superman: Dawn of Justice ha attualmente superato la quota di 500 milioni nel mondo in una settimana. Ecco il video con Snyder:
Fonte: CBM
Leggi anche: Ben Affleck ha già scritto la sceneggiatura del film stand-alone di Batman?; I segreti di Batman v Superman in una gallery dedicata [SPOILER]
La gallery con gli 11 modi in cui Ben Affleck ha reinventato Il Cavaliere Oscuro:
© RIPRODUZIONE RISERVATA