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Ben Affleck sul libricino nero di Weinstein. Scoperta la “red flag list” dei suoi nemici

La lista delle persone che il famigerato produttore era preoccupato potessero denunciare i suoi comportamenti includeva 70 nomi

Ben Affleck sul libricino nero di Weinstein. Scoperta la “red flag list” dei suoi nemici

La lista delle persone che il famigerato produttore era preoccupato potessero denunciare i suoi comportamenti includeva 70 nomi

Ben Affleck Harvey Weinstein

Ben Affleck era sul libricino nero, o meglio sulla “red flag list” di Harvey Weinstein secondo i documenti resi disponibili dal tribunale penale a cui il Magazine Variety ha avuto accesso. 

Prima che venissero pubblicati i report sugli scandali sessuali del magnate di Hollywood, che diedero il via al movimento del #MeToo e portarono alla rovina il famoso produttore, Weinstein aveva stilato una lista di nomi di personaggi che era molto preoccupato potessero parlare della sua condotta sessuale con le donne con i giornalisti nel 2017.
Il nome di Affleck appare su quel documento, chiamato per l’appunto la “red flag list”, ovvero l’elenco con le bandierine rosse.

Il documento era stato già portato come prova durante il processo durato 7 settimane, ma solo il nome di una delle prime accusatrici di Weinstein, ovvero Annabella Sciorra, era trapelato. L’accusa aveva chiesto che la lista completa fosse mostrata alla giuria, ma la corte aveva rifiutato.

Ci sono grosso modo 70 nomi su quella lista, che include Affleck e la Sciorra, oltre alle accusatrici Rose McGowan, Zelda Perkins, Lysette Anthony e Rowena Chiu. Della lista fa parte anche il precedente executive della Weinstein Company Irwin Reiter; l’ex assistente e creatrice della serie Russian Doll Leslye Headland; e i produttori Megan Ellison, Donna Gigliotti, Jason Blum e Jennifer Todd.

I portavoce di Affleck, a cui Variety ha chiesto un commento sulla vicenda, hanno preferito non commentare.

Ricordiamo che Will Hunting-Genio ribelle venne distribuito dalla ex compagnia di Weinstein, la Miramax, e che lui recitò in Shakespeare in Love l’anno seguente.
Ricordiamo anche che successivamente allo scoppio dello scandalo Weinstein Affleck disse che avrebbe donato tutti i proventi ricavati grazie a Miramax e alla Weinstein Company in beneficenza.

La Red flag list fa parte di un migliaio di pagine di documenti del tribunale penale che oggi emetterà la sentenza su Weinstein, che Variety ha potuto visionare e che includono la mail shock in cui diceva “Jen Aniston dovrebbe essere uccisa”.  

Foto: Getty Images

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