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Bill Murray svela finalmente il mistero del suo leggendario numero di telefono 1-800

Se ne parla da anni, e ora l’attore ha spiegato ogni retroscena di questa bizzarra trovata

Bill Murray svela finalmente il mistero del suo leggendario numero di telefono 1-800

Se ne parla da anni, e ora l’attore ha spiegato ogni retroscena di questa bizzarra trovata

Girano moltissimi aneddoti a Hollywood legati alla strabiliante vita di Bill Murray. Così tanti da aver trasformato l’attore in una sorta di figura mitologica, enigmatica, avvolta dal mistero e adorata dai fan al pari di una piccola divinità. Un po’ quello che sta accadendo negli ultimi mesi anche a Keanu Reeves, insomma.

Ad ogni modo, uno di questi curiosi aneddoti che circondano la vita dell’attore, riguarda il suo numero di telefono 1-800. In buona sostanza, un numero verde creato appositamente per ricevere le chiamate di registi e produttori; quello che banalmente chiameremmo “il numero del lavoro”.

Uno dei dettagli più interessanti della sua vita lavorativa infatti, è che Murray non ha mai avuto un agente, un assistente o un addetto stampa. Niente di niente: l’attore gestisce da solo tutti i suoi impegni. Ma il prezzo da pagare per una simile libertà, è quello di essere costantemente bombardati da continue telefonate e messaggi in segreteria, che rendono praticamente impossibile anche solo farsi una tranquilla dormita pomeridiana.

E a quanto pare, è proprio questa la ragione che ha spinto la star di Ghostbusters a creare il suo numero, come ha spiegato ad IndieWire:

«Avevo un numero di casa, e continuava a suonare e risuonare. Alla fine, alzavo il telefono e dicevo: ‘Chi ca**o mi sta facendo squillare il telefono in questo modo?’. E l’agente: ‘Oh mi dispiace, stavo chiamando per questo e quest’altro’. Così io ero sempre: ‘Ascolta, non puoi farlo. Questa è casa mia. Se non rispondo al telefono, non fare così perché mi stai portando solo ad odiarti’. Il loro lavoro è semplicemente: ‘Mettimi in contatto telefonico con Bill Murray’. E non hanno nient’altro da fare. Quindi ho scollegato il telefono e mi sono fatto fare questo numero 800, che è davvero utile.»

In verità però, molti dei registi o colleghi che hanno provato a cercarlo, affermano che è davvero un’impresa mettersi in contatto con lui. Il regista Ted Melfi ad esempio, che ha lavorato con Murray al film St. Vincent, ha rivelato che prima di ricevere una sua risposta, è stato costretto a lasciare messaggi sulla sua segreteria per mesi e mesi. A tal proposito, l’interprete ha spiegato:

«Beh, questo mi permette di non rispondere tranquillamente al telefono per tutto il tempo che voglio. Così, quando ho voglia di essere ingaggiato per un film, mi basta controllare la segreteria per vedere chi si è preso la briga di cercarmi. Questa cosa mi ha decisamente facilitato e alleggerito la vita.»

Comunque, se ve lo state chiedendo, c’è qualche regista a cui Murray ha concesso l’onore di dare il suo “numero di casa”; anche perché – come ha spiegato l’attore – preferisce di gran lunga stare sul set con i suoi amici anziché affidarsi a proposte casuali. Si tratta di Sofia Coppola, Wes Anderson e Jim Jarmusch, con il quale la star ha lavorato proprio di recente allo zombie movie I morti non muoiono.

Insomma, finalmente il mistero del suo leggendario numero è stato risolto. Cosa ne pensate di questa curiosa trovata?

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