Nei mesi scorsi sono emerse alcune accuse nei confronti di Franco Zeffirelli, indimenticabile regista italiano scomparso a giugno 2019. Tutto è partito dalla decisione degli attori Olivia Hussey e Leonard Whiting di andare per via legali, 55 anni dopo, per le scene di nudo presenti nel film Romeo e Giulietta. Da qui, come spesso capita in questi casi, sono iniziate ad arrivare altre testimonianze, tra cui quella di Brooke Shields.
L’attrice è stata diretta da Zeffirelli in Amore senza fine nel 1981, quando lei aveva solo 16 anni. Basato sul romanzo omonimo di Scott Spencer, racconta la storia della 15enne Jade e del 17enne David, di come si conoscono e si innamorano. Il loro amore è ostacolato dalle famiglie e, quando il padre di lei allontana il ragazzo, questo dà fuoco a casa dell’amata e per questo viene condannato a 5 anni di manicomio. Una volta uscito, si mette a ricercare il suo amore.
Durante la presentazione del documentario sulla sua vita, Pretty Baby: Brooke Shields, all’ultimo Sundance Film Festival, l’attrice ha colto l’occasione per parlare di quanto accaduto sul set di Zeffirelli e di come non si sia sentita particolarmente al sicuro:
La fisicità e l’esplorazione della sessualità mi sono sembrate davvero pericolose, e non mi fidavo della capacità del regista di creare un ambiente sicuro per me.
In particolare, la Shields è tornata su una delle scene più intense del film, ovvero quella in cui la giovane Jade ha un orgasmo. Per simularlo, e considerando che all’epoca l’attrice non sapeva ancora come si vivesse il raggiungimento dell’acme durante l’atto sessuale, Zeffirelli sarebbe ricordo ad un metodo decisamente controverso e violento:
Zeffirelli continuava a prendermi l’alluce e a torcerlo in modo da farmi assumere… un’immagine di estasi? Ma era più angoscia che altro, perché mi stava facendo male.
Parole che si riallacciando alle accuse delle due star di Romeo e Giulietta, secondo cui il regista italiano li avrebbe ingannati per farli posare nudi nonostante fossero minorenni. Erano tempi diversi, come ha ammesso anche la stessa Brooke Shields, che si è sentita fortunata ad avere vicino a lei una persona in grado di tutelarla:
Era un’epoca molto diversa nel cinema e molti registi diversi si sono presi delle libertà. Dicevano una cosa agli attori e poi ne dicevano un’altra allo studio. Erano al comando ed erano le vere star. Sono stata fortunata ad avere mia madre con me sul set, Franco la odiava. La rispettava, ma penso di essere stata molto più protetta di quanto probabilmente lo fossero molti altri attori.
Il figlio di Zeffirelli ha preso la parola per commentare le accuse nei confronti del padre e soprattutto la decisione degli attori di denunciare quanto accaduto sul set di Romeo e Giulietta. «È quanto di più lontano dalla pornografia di quanto si possa immaginare. Zeffirelli stesso fu accusato di essere reazionario proprio perché più e più volte si pronunciò contro la pornografia» ha dichiarato, per poi aggiungere:
È imbarazzante sentire che oggi, a cinquantacinque anni di distanza dalle riprese, due anziani attori che debbono la loro notorietà essenzialmente a questo film si sveglino per dichiarare di avere subito un sopruso che ha provocato loro anni di ansia e disagio emotivo. A me risulta che in tutti questi anni abbiano sempre mantenuto un rapporto di profonda gratitudine e amicizia nei confronti di Zeffirelli, rilasciando centinaia di interviste nel ricordo felice di questa loro fortunatissima esperienza, coronata da un successo mondiale.
Foto: Leon Bennett/FilmMagic – Leonardo Cendamo/Getty Images
Fonte: Sundance Film Festival / Adnkronos
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