Corti in sala

Da qualche settimana le 400 sale cinematografiche fice hanno iniziato a dedicare spazio ai cortometraggi nella loro programmazione. Ecco i sei titoli italiani selezionati, con le regie, tra gli altri, di Jasmine Trinca e Alessandro Haber.

Il lockdown fa paura. Non riusciamo a liberarci dei ricordi del 2020 quando tutti eravamo bloccati a vivere solo dentro le pareti di casa. Continuiamo a preoccuparci del presente, ma soprattutto del futuro, di cosa cambierà nelle nostre vite. La domanda che molti si pongono è: siamo davvero sicuri nei luoghi chiusi?

Noi che ci occupiamo di cinema possiamo affermare che le sale, con il sistema di sanificazione (che prevede una spesa ulteriore per i gestori) sono ancora luoghi sicuri. Tra le norme messe in campo dal Governo in materia di “consumo” d’arte c’è infatti ad oggi, oltre che il Green Pass, l’obbligatorietà della mascherina FFP2 e il divieto di consumare cibo in sala. Le norme, grazie a una lucida logica ministeriale che ci auspichiamo rimanga così, sono norme di prudenza. Che ci devono spingere ad andare al cinema, nonostante tutto. Vedere un film in sala aiuta a combattere in qualche modo un virus che può insidiarsi anche nella nostra anima.
Per questo crediamo nel cinema e nel potere taumaturgico delle storie. Nonostante i numeri del box office non siano sempre positivi.

E in questa evidente situazione critica per le sale iniziative come Cortometraggi che passione sono belle, rivoluzionarie e necessarie. Non sono nuove perché si svolgono da ben 23 anni ma sono innovative perché in questi tempi di pandemia la Federazione dei Cinema d’Essai (FICE) continua a investire risorse anche nei cortometraggi.

A partire dal 15 gennaio, infatti, le 400 sale cinematografiche FICE hanno iniziato a dedicare spazio ai cortometraggi nella loro programmazione. Un’iniziativa che proseguirà per tutto il 2022. Ci sono solo sei italiani scelti su tanti film che attraversano anche il genere dell’animazione e del documentario.

Prima di tutti un corto candidato ai César (gli Oscar francesi), The Nightwalk, diretto dal regista Adriano Valerio, che racconta il lockdown di uno studente inglese a Shanghai.
Danza e anoressia sono il cuore di Tutù di Lorenzo Tiberia, mentre i combattimenti tra i cani sono al centro di Il branco di Antonio Corsini. Questi tre lavori sono speciali perché sono diretti da attori italiani, come il film di animazione Solitaire di Edoardo Natoli, inusuale storia di sguardi d’amore tra un anziano seduto su una sedia a rotelle e una coetanea che abita nel palazzo di fronte al suo; Being My Mom esordio di Jasmine Trinca, riflessione sulla maternità con Alice Rohrwacher; e Il gioco di Alessandro Haber, con Vinicio Marchioni che dialoga con una bambina in modo apparentemente leggero.

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