Vestito rosso fuoco, trucco sobrio e capello sciolto ma dolcemente raccolto dietro le orecchie. Nicole Kidman arriva sulla Croisette con un look decisamente diverso da quello esibito in Paperboy, il film che Lee Daniels (Precious) è riuscito a rubare a Pedro Almodóvar, che da tempo aveva puntato gli occhi sul romanzo di Peter Dexter, da cui la pellicola è tratta. «Quando l’ho letto – afferma il regista – c’è stato subito qualcosa che mi ha rapito della storia e dei personaggi. Li ho trovati unici».
Ad attendere la Kidman e i colleghi Matthew McConaughey, John Cusack e Zac Efron una folla di giornalisti desiderosa di scoprire come l’attrice sia riuscita a trasformarsi in una dark lady con il corpo sexy di una Barbie.
«Ci ho messo del mio» confessa. «Quando Lee mi ha detto che non avevamo abbastanza tempo né soldi per curare tutti i dettagli, ho provato diversi tipi di trucco e acconciature abbinati a varie pose sexy e poi glieli ho proposti via sms. Non posso ripetere le parole esatte della sua risposta, ma diciamo che l’hanno convinto subito» ride.
Un look efficace quello della sua Charlotte – compagna di Hillary, criminale accusato di omicidio, che vive selvaggiamente insieme alla famiglia nel cuore della foresta, dove trascorre le sue giornate cacciando coccodrilli –, nel quale la Kidman si muove a suo agio. Soprattutto quando la sceneggiatura la spinge ad affrontare scene sessualmente forti insieme a John Cusack. «Non è stato così difficile, in realtà. Probabilmente mi sentirò molto più a disagio questa sera, quando guarderò il film. Il segreto è stato comprendere e accettare fin da subito che non si trattava di Nicole e John, ma di Charlotte e Hillary, e quindi calarsi totalmente nel personaggio. Ho scelto di fare l’attrice perché ho sempre voluto viaggiare, sperimentare nuove realtà, anche difficili. Per questo adoro l’idea di calarmi in personaggi completamente diversi e ogni volta “uscire” da me stessa per entrare nel corpo di qualcun altro».
In questo caso un corpo avvolto in abiti succinti e decisamente provocanti che “stuzzicano” gli ormoni anche di Zac Efron, il paperboy (ragazzo dei giornali) del titolo, qui alle prese con un giovane «che dalla vita deve imparare ancora molto e che rimane completamente stregato da Charlotte e dal suo lato erotico». «In effetti – aggiunge Cusack – è che come se il personaggio di Zac, Jack, subisse una sorta di iniziazione che lo trascina verso un mondo altro da sé per poi farlo tornare in quello reale con un bagaglio più solido». Un volto ancora giovane, quello di Efron, che Daniels ha fortemente voluto a bordo del team per la sua bravura e la perfetta empatia con il personaggio («voglio continuare su questa strada, voglio continuare a mettermi alla prova» spiega l’attore), ma anche perché «sono gay», ha ammesso il regista senza alcuna remora.
E, in effetti, l’omosessualità è un altro dei tanti temi che il film affronta e che coinvolge direttamente Matthew McConaughey: «Credo che il fascino di questo film stia proprio nel fatto che nessun personaggio è quello che sembra. In ognuno ci sono dei lati nascosti, a volte oscuri, che vengono esplorati nel corso del film. La nostra speranza è che il pubblico rimanga subito incuriosito dai personaggi e dalla loro ambiguità, perché è quello su cui abbiamo lavorato».
The Paperboy è indubbiamente un film di straordinaria ricchezza, dove si mescolano elementi anche molto diversi tra loro. Ma è anche una pellicola che per via di questo stile barocco, che fa collidere dramma e commedia («credo che nel vita ci sia sempre un po’ di humour, anche nei momenti più bui; per questo ho voluto inserire nel film delle sfumature più leggere e divertenti») e aggiunge alla storia principale diverse sottotrame (si parla anche di razzismo, di legami familiari complessi, di abbandono) finisce per mettere troppa carne al fuoco. «Oltre alle pagine del romanzo, ho voluto attingere anche alla mia vita e alla mia esperienza personale. Ogni personaggio rappresenta qualcuno che conosco personalmente o con cui ho avuto a che fare» ammette Daniels. «E tutti questi eccellenti attori mi hanno donato la loro anima, si sono lasciati guidare e hanno aggiunto la loro sensibilità. Be’, Nicole ci ha messo anche trucchi e phon!».
(Foto: Getty Images)