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Cate Blanchett: «I miei Oscar? In una scatola o chiusi in un museo!»

Dopo tanti riconoscimenti e tanto cinema d’autore, Cate Blanchett decide di rimettersi in gioco con il ruolo della villain nell’ultimo cinecomic Marvel. E ci racconta perché è rimasta così soddisfatta della sua scelta

Cate Blanchett: «I miei Oscar? In una scatola o chiusi in un museo!»

Dopo tanti riconoscimenti e tanto cinema d’autore, Cate Blanchett decide di rimettersi in gioco con il ruolo della villain nell’ultimo cinecomic Marvel. E ci racconta perché è rimasta così soddisfatta della sua scelta

Nel giorno della nostra set visit, Cate Blanchett non è impegnata sul set. Non deve girare, ma non per questo non lavora. Solo, non lo fa con il costume di scena addosso. La sua Hela non è visibile ai nostri occhi, ma la personalità, quella si vede eccome. Al tavolo, dove ad attenderla sotto un tendone ci sono altri dieci giornalisti provenienti da tutto il mondo, Cate Blanchett arriva sgranocchiando un pacchetto di noccioline americane. Look casual, che fa sempre impressione quando si ha davanti un’icona di stile come lei. Sandali leopardati, pantaloni neri a pinocchietto – perché si muore di caldo –, una leggera felpa rossa con dei grossi cuori blu e le unghie, quelle sì, da vera diva: curate e lunghissime, dipinte con uno smalto color rosa chiaro. Ha vinto due Oscar – nel 2005 per The Aviator e nel 2014 per Blue Jasmine –, potrebbe prendersi tutto il tempo del mondo e invece arriva puntuale, ha fretta di iniziare. Sorride, non vede l’ora di parlare di questa sua nuova avventura. In Thor: Ragnarok, Blanchett interpreta l’antagonista Hela, sovrana degli Inferi secondo il canone asgardiano e, molto probabilmente, alleata di Loki (Tom Hiddleston) nel portare l’apocalisse degli dèi sul regno di Odino (Anthony Hopkins). Giusto il tempo di finire il suo snack mandando giù l’ultima nocciolina con un sorso d’acqua e si inizia.

È il tuo primo Thor, com’è andata?
«È stato fantastico. Ero entusiasta del fatto che finalmente ci sarebbe stato posto per una villain donna. Ed è stato questo a convincermi: l’opportunità di poter essere qualcosa di nuovo. In ogni Thor c’è la possibilità di reinventare, questa volta è accaduto con la mia Hela».

Cosa sapevi di lei?
«Non molto sulla mitologia del personaggio, ma ero preparata sul fumetto. In genere sono affascinata dall’interpretare ruoli molto diversi tra loro».

Nessuna perplessità quindi?
«In realtà in alcune versioni Hela non è molto vestita e la cosa non mi entusiasmava. Ma fortunatamente non siamo andati in quella direzione. Volevamo comunque cercare di rispettare al massimo quello che i fan si aspettano da questo personaggio».

Leggi l’intervista completa su Best Movie di ottobre, in edicola dal.

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