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Chiara Ferragni ricrea la celebre scena a luci rosse di Sharon Stone in Basic Instinct [VIDEO]

Per Halloween la nota influencer si è travestita da Catherine Tramell, postando un video stuzzicante ma che ha suscitato anche accese critiche

Chiara Ferragni ricrea la celebre scena a luci rosse di Sharon Stone in Basic Instinct [VIDEO]

Per Halloween la nota influencer si è travestita da Catherine Tramell, postando un video stuzzicante ma che ha suscitato anche accese critiche

Chiara Ferragni Sharon Stone Basic Instinct

Chiara Ferragni, la nota influencer, ha trascorso l’ultima notte di Halloween travestendosi da Sharon Stone del celebre film cult di Paul Verhoeven Basic Instinct, rifacendo su Instagram l’iconica scena sexy in cui la perversa e sensuale scrittrice Catherine Tramell accavallava le gambe e mostrava agli uomini presenti, grondanti sudore ed eccitazione, di non indossare alcuna biancheria intima nel bel mezzo di un interrogatorio che la vedeva inquisita. 

Il video, che ha deliziato i 29,7 milioni di follower di Ferragni, suscitando però anche qualche accesa polemica, la mostrava con indosso un tubino bianco corto e aderente, i capelli biondi raccolti, un paio di décolleté bianche e una sigaretta accesa in mano. 

QUI IL POST CON IL VIDEO CONDIVISO DA CHIARA IN VERSIONE SHARON STONE DI BASIC INSTINCT (per visualizzarlo occorre essere loggati a Instagram)

Dovevo ricreare questo momento iconico“, ha scritto la blogger, imprenditrice e modella originaria di Cremona sotto al video, ma tra i commentatori in tanti non hanno apprezzato, suggerendo all’influecer di aprirsi una pagina su OnlyFans. 

Al momento in cui scriviamo, il filmato ha raccolto oltre 900.000 like, 8.536 commenti e quasi 11 milioni di visualizzazioni. 

Mariangela Pira, giornalista Sky e scrittrice, ha commentato sotto al video scrivendo, in un intervento contrassegnato al momento da 317 like:

“Ci lamentiamo di come in Israele e Palestina non trovino l’accordo, ma buttiamo odio a post ironici come questo dove c’è solo da mettere faccina che ride o cuori. Chissà cosa ci scriveremmo tra noi se fossimo di Tel Aviv o Gaza. Questi social sono e saranno il male assoluto in quanto non si sanno usare. Non c’è speranza”.

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