Con Avengers: Endgame, l’atteso, nuovo cinecomic dei fratelli Russo, potremmo giungere all’epilogo dell’avventura di Chris Hemsworth nel Marvel Cinematic Universe, durata otto anni e partita con il primo Thor di Kenneth Branagh nel 2011.
Una svolta decisiva per la carriera dell’attore australiano, che prima di spiccare il ruolo nei blockbuster della Marvel ha conosciuto un periodo di dubbi e incertezza professionale. In un’intervista a Men’s Health, Hemsworth ha infatti ricordato i tempi in cui intendeva usare la carriera d’attore per pagare la casa dei suoi genitori, anche se nel periodo successivo alla sua breve apparizione nei panni di George Kirk in Star Trek, del 2009, il lavoro scarseggiava.
Una situazione talmente deprimente da spingere Hemsworth a pensare di abbandonare la recitazione, come lui stesso, a sorpresa, rivela.
«Ero super attivo con le audizioni. Poi, in un periodo durato otto mesi, sono diventato sempre più ansioso, a tal punto da non riuscire a sfruttare quell’energia. Stavo cercando di convincermi di non essere nervoso prima delle audizioni. Mi dicevo: “Aumenta la tua consapevolezza, affina la tua attenzione”. A un certo punto ho pensato di tornare in Australia e mollare, ma alla fine ho fatto un’altra audizione in cui ho pensato “fallo per la casa”. Era il provino per Quella casa nel bosco e ho avuto la parte, poi sono arrivati Red Dawn – Alba rossa e infine Thor».
Spostare il focus da se stesso a un obiettivo più concreto parrebbe dunque aver giovato all’Hemsworth di allora, che da lì a poco si è ritrovato al cospetto di una svolta decisiva.
In attesa di ritrovare il Dio del Tuono in Avengers: Endgame, in arrivo nelle sale ad aprile 2019, diteci come di consueto cosa ne pensate nei commenti.
Foto: Getty Images
Fonte: We Got This Covered
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