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«I migliori Bond movie? I film di Misson: Impossible»: una figura chiave del franchise spara a zero sui film di 007

Secondo una voce autorevole la saga di Tom Cruise rappresenterebbe al meglio ciò che i film con Daniel Craig avrebbero dovuto essere

«I migliori Bond movie? I film di Misson: Impossible»: una figura chiave del franchise spara a zero sui film di 007

Secondo una voce autorevole la saga di Tom Cruise rappresenterebbe al meglio ciò che i film con Daniel Craig avrebbero dovuto essere

James-Bond-007_Mission-Impossible

Con la fine dell’era Daniel Craig, il personaggio di James Bond si avvia verso una nuova iterazione. Il biondo attore esordì nel ruolo dell’agente nel 2006 in Casino Royale portando una grande novità nel franchise. Craig, infatti, propose al pubblico uno 007 ancora alle primissime armi e soltanto all’inizio del percorso che lo avrebbe portato a diventare l’agente segreto che tutti conosciamo.

In attesa di nuovi aggiornamenti sul futuro del franchise, ma soprattutto di scoprire il nome di colui che sarà chiamato a prenderne il testimone, nelle ultime ore si è alzata una voce fortemente critica contro i film della saga interpretati dallo stesso Craig.

In una recente intervista Charlie Higson, scrittore della serie di romanzi su licenza Young Bond incentrata sulle avventure di un giovanissimo 007, ha fortemente contestato alcune scelte creative della serie di film dell’era Craig, sostenendo come il franchise di Mission: Impossible sia invece molto più vicino a ciò che quello di James Bond dovrebbe essere:

Sono andato a vedere No Time to Die con il mio figlio maggiore, Frank, che ha 30 anni e mi ha detto “Mi è sembrato un film di Bond girato da persone che provano imbarazzo a girare un film di Bond’. Era necessario aver visto i due film precedenti per capire chi erano certi personaggi e quindi ti viene da pensare ‘Oh, andate a farvi f**tere’.

L’autore è entrato poi nel merito di alcune scelte da lui non particolarmente gradite, come l’inopportuno – a suo dire – tentativo di approfondire ulteriormente la psicologia del personaggio, o la scelta di rendere i cinque film interpretati da Daniel Craig come un unico arco narrativo e non più singole avventure slegate tra loro:

Incentrate ogni film su una nuova missione e lasciatelo libero di essere Bond. Lo hanno reso troppo complesso. I migliori ‘film di Bond’ adesso sono i Mission: Impossible. Non c’è alcun approfondimento interiore, è solo una serie di ‘Woah! Guarda quell’edificio, vorrei tanto scalarlo e far esplodere cose’.

Prima del 2006, tutti i film di Bond erano stati presentati come delle storia autonome e autoconclusive, seppur ambientate nello stesso “universo” di ogni specifica incarnazione del personaggio. Con Casino Royale è stato invece inaugurato un più ampio arco narrativo di stampo seriale nel quale ogni film, pur imbastendo una nuova missione, porta di fatto avanti una storia più ampia, continuata poi attraverso Quantum of Solace (2008), Skyfall (2012), Spectre (2015) e No Time to Die (2021).

Sebbene Higson non abbia gradito la direzione intrapresa dal franchise, è tuttavia innegabile che i film dell’era Daniel Craig abbiano aiutato ad introdurre il personaggio nel nuovo millennio non solo introducendolo per la prima volta nella tipica struttura narrativa simile all’archetipo del “viaggio dell’eroe”, ma donandogli anche una serie di sfumature psicologiche inedite che ne hanno rinnovato la percezione presso il grande pubblico.

Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!

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Foto: MovieStillsDB

Fonte: ScreenRant

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