«Jim Carrey ha odiato lavorare a Se mi lasci ti cancello»: un produttore svela un assurdo retroscena dal set

Il film diretto da Michel Gondry ha regalato una della migliori performance dell'attore, ma per ottenerla la produzione si è servita di mezzi ben poco ortodossi

Jim Carrey

Tra i migliori film della carriera di Jim Carrey un posto d’onore spetta sicuramente a Se mi lasci ti cancello, infelice titolo italiano dell’acclamato Eternal sunshine of the Spotless Mind, diretto da Michel Gondry nel 2004.

Il film ha regalato al pubblico una delle migliori interpretazioni della carriera di Jim Carrey, il quale diede un’ulteriore prova delle sue doti drammatiche dopo averle mostrate in The Truman Show (1998) e Man on the Moon (1999). Tuttavia sembra che la sua personale esperienza sul set – almeno in un primo momento – non sia stata delle migliori.

Durante il suo ultimo intervento al podcast Hollywood Gold condotto dalla produttrice Daniela Taplin Lundberg, il produttore del film Anthony Bergman ha raccontato un interessante retroscena delle riprese del film. Bergman ha infatti rivelato come durante le riprese dell’acclamato film del 2004 la produzione abbia cercato deliberatamente di “destabilizzare” Carrey sul set, in modo da offuscarne il noto approccio perfezionista verso la recitazione e portarlo in un territorio inesplorato:

In un certo modo era tutto davvero caotico. Le persone sono state gettate in scena in un modo che non ha permesso loro di comporre. È un tipo di ruolo molto diverso da quelli che Jim aveva avuto fino a quel momento. È un vero perfezionista. Ci chiedevamo, ‘Come facciamo a destabilizzarlo in modo che non si possa preparare, in modo che non riesca a fare le tipiche cose alla Jim Carrey?’

Jim… lo odiava. Sapevamo che lo avrebbe odiato. È la stella più grande del mondo, in controllo di ogni set, ed eccoci qui, a togliergli ogni certezza. E chi cazzo eravamo noi per farlo? E lui avrebbe avuto più di una buona ragione per infuriarsi e urlarci contro. Mi ha detto davvero di tutto e io ho assorbito i colpi. Lui diceva: ‘Questo è il peggior set che abbia mai visto, non so che cazzo sta succedendo!’ E noi, ‘No, no, no, no, va tutto bene. È per questo che stiamo realizzando cose fantastiche.’

Il produttore ha poi aggiunto:

All’inizio ho avuto una conversazione con lui nella quale gli ho detto: ‘Guarda, l’unico motivo per cui ognuno di noi è dentro è perché vogliamo fare un buon film. Tu non sei qui per i soldi. Noi non siamo qui per i soldi. Siamo qui solo perché pensiamo che questo sarà un grande film che possiamo fare qui. Alla fine stiamo tutti lavorando per il film.’ E Jim, che adoro e che ci ha regalato una performance spettacolare, era molto insicuro all’inizio in un modo che era quasi progettato apposta per farlo sentire così, quindi mi aspettavo che ci sarebbe stato un contraccolpo. In quel caso lo prendi e basta. Insomma, sapevamo che Jim non sarebbe stato del tutto a suo agio col modo in cui stavamo girando.

Lo stesso regista Michel Gondry aveva ammesso in precedenza come gli ci volle circa un mese per riuscire a convincere Carrey ad avere fiducia nella sua visione del film. Insomma, al netto della caotica situazione venutasi a creare più o meno volontariamente, la situazione sul set ha portato un forte stress a molte delle maestranze coinvolte, tanto da indurre l’editore inizialmente coinvolto ad abbandonare la produzione in seguito ad un esaurimento nervoso.

Se mi lasci ti cancello venne candidato agli Oscar 2005 per la Miglior attrice protagonista a Kate Winslet, mentre vinse la statuetta per la Miglior sceneggiatura originale a Charlie Kaufman, Michel Gondry e Pierre Bismuth.

Cosa ne pensate delle parole di Anthony Bergman? Fatecelo sapere nei commenti!

Leggi anche: Scemo e più Scemo, il film è collegato a The Shining grazie ad un incredibile aneddoto su Jim Carrey

Foto: Axelle/Bauer-Griffin/FilmMagic

Fonte: IndieWire

© RIPRODUZIONE RISERVATA