Colin Farrell: «Grazie a mio figlio disabile sono una persona più profonda»

L'attore svela come la nascita di suo figlio, affetto dalla sindrome di Angelman, abbia cambiato (in positivo) la sua vita

Chi ha letto “Lettere sul dolore” di Emmanuel Mounier, si sarà stupito di come anche la nascita di un figlio malato possa diventare la possibilità per scoprire un bene più grande. Un miracolo che anche Colin Farrell ha sperimentato con la nascita di suo figlio, affetto dalla sindrome di Angelman, e di cui ha raccontato sul mensile Ok Salute: «Se mi sento sfortunato? No. La nascita di James, la sua esistenza, è stata per me una benedizione, non un peso. Grazie a lui sono maturato, sono cresciuto, sono diventato più profondo, capisco meglio il senso dell’esistenza. Adoro mio figlio, e il fatto che sia “speciale” me lo fa adorare ancora di più». Una cambiamento che lo ha spinto anche a fare un appello a tutti i genitori di bambini con la sindrome di Angelman: «Abbracciate questa loro differenza come un’occasione di celebrazione della vita in tutte le sue forme, anche quelle speciali». (Foto Getty Images)

(Fonte: Ok Salute)

© RIPRODUZIONE RISERVATA