Uno scienziato dell’UCLA ha spiegato cosa sarebbe successo nel mondo reale se lo schiocco di dita di Thanos fosse effettivamente avvenuto. Fin dall’uscita nel 2018 di Avengers: Infinity War si sono infatti sviluppate molte fan theory sulle eventuali conseguenze del gesto del titano pazzo e, a un anno di distanza, gli scienziati e gli sceneggiatori di Infinity War e Avengers: Endgame (qui trovate la nostra recensione) sono stati coinvolti per davvero nella discussione. Le conclusioni alle quali sono approdati, manco a dirlo, sono ovviamente catastrofiche.
Com’è noto, Infinity War termina con Thanos che riesce a localizzare tutte e sei le Gemme dell’Infinito raccogliendole nel suo Guanto. In un colpo solo 3,8 miliardi di persone, metà della popolazione mondiale, vengono cancellati dalla Terra e ridotti in cenere, inclusi alcuni Avengers, senza i quali il mondo si ritrova ancora più vulnerabile e indifeso.
Justin Christensen del dipartimento di fisica dell’UCLA ha recentemente spiegato le conseguenze che potrebbero derivare da una riduzione della popolazione globale di proporzioni così ingenti. Se il 50% della popolazione mondiale fosse spazzata via in un istante, a suo avviso, si tornerebbe al numero di abitanti che popolavano la Terra nel 1970. L’acqua pulita e l’elettricità diventerebbero di colpo dei lussi del passato, così come altri aspetti vitali e necessari per la sopravvivenza umana, come le forniture mediche.
I fan si sono chiesti anche se tutti gli organismi viventi fossero inclusi o meno nello schiocco. Gli sceneggiatori di Infinity War ed Endgame Christopher Markus e Stephen McFeely hanno in qualche modo risposto a questa domanda: entrambi hanno affermato che lo schiocco avrebbe avuto un impatto solo sulla “vita senziente”, o perlomeno solo su forme di vita intelligenti e consapevoli come gli umani e gli animali.
Il capo della Marvel Studios, Kevin Feige, ha rilasciato invece dichiarazioni contraddittorie su questo argomento e il suo commento sul fatto che lo schiocco avesse cancellato “All life!” è in gran parte responsabile della confusione che si è generata sul tema. Molti hanno interpretato quest’affermazione immaginando che microbi, piante e altre forme di vita fossero incluse nella distruzione, e da quel momento su Internet sono apparse molte teorie. Se ciò dovesse accadere nella realtà, spiega Christensen, “molti ecosistemi [cambierebbero] completamente e potrebbero esserci specie che non sarebbero più in grado di rigenerarsi”.
Insomma, se il 50% delle forme di vita sulla Terra dovesse scomparire non ci sarebbero solo persone svanite di colpo nel nulla, ma anche notevoli cambiamenti nell’ambiente terrestre e le possibilità di rimanere in vita, per i sopravvissuti, si ridurrebbero di colpo e drasticamente.
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Fonte: ScreenRant
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