Il poster di un film, proprio come la copertina di un libro, ha un compito fondamentale: invogliare la gente a pagare il prezzo del biglietto ed entrare in sala (o a cliccare play sulla piattaforma, di questi tempi). Per farlo, alcune produzioni hanno deciso di osare un po’ più del solito, tanto da incappare nei meccanismi della terribile censura tanto scomoda per gli artisti. Ne sanno qualcosa i produttori della saga di Saw II, boicottati perché troppo crudi nel mostrare delle dita mozzate al posto del numero 2 per identificare il sequel. Sono molti i film horror di questa gallery accomunati dallo stesso problema, mentre per altri lo stop è arrivato a causa di dettagli troppo a luci rosse: è il caso di Sin City: A Dame to Kill For o Shame. Questi e altri esempi nella gallery sui 10 poster di celebri film censurati perché “troppo estremi”.
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