Dawn of the Planet of the Apes, il regista Matt Reeves svela nuovi dettagli sulla trama del sequel

Il film verrà presentato al panel della 20th Century Fox al Comic-Con di San Diego, al via domani, giovedì 18 luglio. Attenzione ai possibili SPOILER

Sabato pomeriggio, al Comic-Con di San Diego, sarà la volta del panel della 20th Century Fox, che oltre a X-Men: Days of Future Past di Bryan Singer (scopri nuovi dettagli su trama e personaggi), presenterà Dawn of the Planet of the Apes, sequel di L’alba del pianeta delle scimmie, film del 2011 di Rupert Wyatt con protagonista James Franco. All’evento saranno presenti regista e cast, ma dal momento che le riprese sono ancora in corso, non verranno mostrate molte clip. A rivelarlo è stato lo stesso Reeves in un’intervista rilasciata ad Ann Thompson di Indiewire, durante la quale ha comunque svelato nuovi dettagli sulla storia al centro della pellicola e sul mood del film: Sono sempre stato ossessionato dalla saga del Pianeta delle scimmie da bambino. E guardando il film di Wyatt ne sono rimasto terribilmente affascinato. Mi ha colpito soprattutto la figura di Cesare, la scimmia a cui dà vita Andy Serkis: non potevo credere che un personaggio in CG potesse farmi quell’effetto» ha confessato il regista di CloverfieldLet Me In (remake dell’horror svedese Lasciami entrare). E proprio intorno Cesare, il leader della rivoluzione dei primati, ruoterà il sequel: «Volevo che la storia si concentrasse molto su di lui, su quello che pensa, su quello che ritiene importante. Rispetto alle altre scimmie, che sono tutto istinto, ha un lato razionale e vedremo come diventerà il loro leader. Nella prima stesura dello script avevo notato che l’evoluzione delle scimmie era avvenuta troppo rapidamente. La mia idea era invece quella di raccontare le cose passo per passo, senza fare un salto troppo avanti. Alla fine del primo film, Cesare comincia a parlare, in qualche modo. Io volevo proseguire per quella direzione, senza perdere nessuno stadio evolutivo. Speriamo che guardare le scimmie diventare dei veri e propri esseri pensanti sia emozionante».

Il teatro di questa civilizzazione di massa saranno i boschi di Vancouver e della Louisiana (guarda foto e video dal set): «Girare in scenari aperti è fondamentale per dare maggiore realismo. Lavoriamo in qualsiasi condizione atmosferica. La cosa incredibile sono le proporzioni del film: è il film più grosso che abbia mai fatto, ma ciò che lo distingue dagli altri è il fatto che è il primo ad essere realizzato in 3D, per il 95% in motiion capture, in scenari aperti. È una sfida enorme fare tutto questo in ambienti naturali» ha aggiunto Reeves.

Dawn of the Planet of the Apes uscirà nelle sale italiane il 18 luglio 2014.

Fonte: Indiewire

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