Dopo I Cesaroni, ecco I Gambardella

Una famiglia napoletana con i volti di Pietro Taricone, Marisa Laurito, Lello Arena e Giampaolo Morelli in arrivo sulle reti Mediaset

Con i Cesaroni, arrivati alla quarta stagione (riprese ancora in corso), avevamo imparato a conoscere i modi di vivere di una divertente famiglia romana, adesso l’attenzione si sposta un po’ più a sud: Napoli. Sarà infatti compito dei Gambardella mettere in scena i proverbiali equivoci tra il nord e il sud Italia.
La nuova fiction targata Mediaset prevede al momento 6 puntate che andranno in onda nella stagione invernale di Canale 5. Come anticipato dal Tgcom il set, ancora in fermento per le riprese, è allestito a Frascati e prevede la partecipazione di Lello Arena nei panni di Gaetano, il fioraio capofamiglia, accompagnato dalla moglie Concetta interpretata da Marisa Laurito.

La famiglia, rigorosamente allargata, conta anche due figli: Carlo, interpretato da Pietro Taricone personaggio storico della prima edizione del Grande Fratello, un latin lover appena lasciato dalla moglie con cinque figli a carico e costretto quindi a tornare a casa da mamma e papà, e Pietro, all’anagrafe Giampaolo Morelli  ovvero l’ispettore Coliandro, un cantante neo melodico che cerca di sfondare nel mondo della musica.

Questi sono solo alcuni dei nomi noti che prenderanno parte alle vicende quotidiane dei Gambardella, la famiglia “rivale” di origini nordiche è interpretata infatti da Marco Columbro e Maria Amelia Monti, due trevigiani rigidi e incorruttibili, genitori di Valentina, la bella Carolina Marconi (anche lei del Grande Fratello ma edizione 2004) che farà perdere la testa al donnaiolo Carlo. E ancora, vedremo in scena Flavio Montrucchio (vincitore della seconda edizione del Grande Frantello) nel ruolo del fidanzato della brasiliana Gaia Bermani Amaral (protagonista dello spot Tim ambientato sulla barca a vela). 

Insomma un’intircata rete di protagonisti che metteranno in scena, come dice il regista Claudio Norza, non «solo una famiglia del Sud, ma anche il confronto e lo scontro con la mentalità del Nord. Da una parte, un modo molto meridionale di gestire gli affetti. Dall’altra parte, vengono sviscerati tutti i luoghi comuni ma anche certe scomode verità riguardanti proprio l’immagine che, a volte, gli italiani del nord hanno della napoletanità: la poca voglia di lavorare, la spazzatura, il colera, i camorristi».

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