In una Los Angeles buia come in Collateral di Michael Mann, con il suono delle musiche anni ’80 e le atmosfere da vecchio cinema poliziesco si muove un guidatore. Non ha un nome, ma il volto di Ryan Gosling e indossa sempre una giacca color argento e degli stilosi guanti di pelle. Di giorno fa il meccanico o lo stuntman per le scene d’azione dei film hollywoodiani. Di notte è un pilota ingaggiato dai criminali per sfuggire alla polizia con destrezza. Un asso della guida gentile ma temibile che lavora in un’officina per un boss dal passato turbolento (Bryan Cranston, strepitoso interprete della serie Breaking Bad), il quale vorrebbe mettere a frutto il talento di Driver nel mondo delle corse. Poi arriva l’amore sul pianerottolo di casa: Irene. Lei è giovane, ha il viso da cerbiatto di Carey Mulligan, un figlio espansivo e un marito in carcere, ma vicino al ritorno a casa. Una storia impossibile, anche per il cuore romantico dei due protagonisti ma soprattutto per le vicende minacciose che si aprono sulla loro strada. E come in ogni noir che si rispetti potrebbe essere una sola scelta sbagliata a modificare il corso degli eventi. Fortemente voluto da Gosling che ha suggerito la regia del danese Nicolas Winding Refn (autore di grandissimi film, la gran parte arrivati in Italia in home video, come la trilogia Pusher o Valhalla Rising, o come Bronson passato da poco al cinema) Drive è sulla carta un progetto incosciente come l’amore che racconta. Ma il premio della miglior regia al Festival di Cannes di quest’anno è già il primo segno di una
scommessa vinta artisticamente ed economicamente, specie per un film costato 10 milioni di dollari, che potrebbe incassarne molti di più.
Regia: Nicolas Winding Refn
Interpreti: Ryan Gosling, Carey Mulligan, Bryan Cranston
Trama: La vita di un anonimo stuntman, che di notte fa l’autista di rapine, viene sconvolta dall’arrivo della bella Irene.
Genere: noir
Durata: 95
Da vedere perché: per le atmosfere, le interpretazioni e lo straordinario stile di regia di Refn.
Nelle sale dal 30 settembre 2011
La scheda è pubblicata su Best Movie di settembre a pag. 101